Cronaca

Pnrr, i progetti su Cremona
in corso e in attesa

L'ex chiesa di San Francesco

Resta alta la tensione dei Comuni per gli annunciati tagli dei trasferimenti statali e l’attenzione è puntata soprattutto sulle opere in parte finanzate anche dagli enti locali per i progetti del Pnrr. Solo per Cremona si parla di investimenti per 40 milioni di euro.

Immobili di pregio abbandonati o scuole che verranno interamente ricostruite o che saranno messe a norma, ma anche parchi: grazie ai fondi del Pnrr si andrà verso una Cremona rinnovata. Tra i più importanti sicuramente c’è il Radaelli San Francesco, con la riqualificazione di piazza Lodi e piazza Giovanni XXIII, l’area Frazzi e il nuovo polo per l’infanzia che sorgerà al posto della scuola Martiri della Libertà. Tutti e tre i progetti sono stati finanziati con fondi del Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Tre interventi accomunati da una sola parola chiave: la rigenerazione.

ll complesso del Vecchio Ospedale verrà recuperato e trasformato in uno spazio destinato ai giovani. Lì saranno realizzate sale prove musicali, sale studio e sedi da destinare all’associazionismo. Ci sarà anche spazio per un progetto di housing sociale, con appartamenti a prezzi calmierati per giovani coppie e studenti. Il cantiere partirà entro fine anno. E’ terminata la fase di progettazione esecutiva e la sua realizzazione è prevista entro i primi mesi del 2027. Importo del finanziamento: 4 milioni di euro. Poi c’è l’area Frazzi. Il progetto di recupero riguarda entrambe le fornaci. La più piccola, a ridosso di piazza Cadorna, accoglierà la sede del “Laboratorio del cotto”.

La più grande, accoglierà nelle parti usate un tempo per la cottura dei laterizi, uno spazio espositivo destinato a varie forme espressive (fotografia, arte moderna, museo del cotto, eccetera). Sempre al primo piano, si troveranno spazi destinati ad associazioni culturali. Al piano superiore, infine, verrà realizzata la cosiddetta “Terrazza dei poeti”, punto bar o punto ristoro particolarmente suggestivo. Il progetto di recupero è già stato finanziato all’interno del progetto PINQUA per un importo di 3 milioni di euro. I lavori sono già incominciati e la fine cantiere è prevista entro marzo 2026.
Poco più in là sorgerà il nuovo polo dell’infanzia al posto dell’attuale scuola, al momento inagibile. Una volta costruita i locali potranno essere riconvertiti in micronidi o in nuovi servizi per l’infanzia. I lavori sono già iniziati, si è in attesa dell’abbattimento e dureranno un anno e mezzo. sgalli

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