Politica

FDI, dall'assessore Franco lo sprint
finale per Alessandro Portesani

Paolo Franco, esponente di Fratelli d’Italia e assessore regionale a Casa e Housing Sociale, ha fatto tappa presso il point elettorale di Alessandro Portesani nel pomeriggio, per un incontro fuori dalla veste istituzionale, servito soprattutto a motivare i candidati consiglieri in questa ultima parte di campagna elettorale.
Dopo aver parlato della fase attuale che vede “attacchi sfrontati verso chi fa politica”, ha elogiato lo spirito di servizio di chi accetta di “mettersi a disposizione dei propri cittadini” e non di “scalare le posizioni all’interno del partito”, un civismo, ha detto, che “fa la differenza”.
Altro valore aggiunto – ha detto ancora – è la provenienza di Portesani: l’ambito sociale, a lungo associato più ad altre parti politiche rispetto al centrodestra. Ha parlato poi di un necessario percorso di radicamento sul territorio del partito e delle prossime elezioni comunali come di occasione preziosa in questa direzione.
Più che fare affidamento ai simboli di partito, “sono i candidati che fanno vincere la coalizione”, e li ha  quindi sollecitati a svolgere una campagna elettorale praticamente porta a porta, spiegando come si vota, “perchè molti non sanno nemmeno che si vota l’8 e il 9 giugno. Cremona – ha aggiunto – non può chiudersi nelle sue bellezze ed essere tagliata fuori da trasporti e infrastrutture”.

Di programmi ha parlato Alessandro Portesani: “Vogliamo mettere la persona al centro della vita amministrativa, questo significa riorganizzare i servizi e risolvere il problema casa. Anche su temi come la morosità, è necessario che i servizi sociali territoriali presidino meglio le situazioni senza scaricare ogni volta il barile su Aler o su Regione. Noi vogliamo una amministrazione comunale più responsabile.
Abbiamo notato su tanti temi una difficoltà di questa amministrazione a interloquire con la Regione, noi saremo a Milano ogni settimana”.

Un accenno polemico finale: “Mi risulta che il Comune abbia chiesto l’Imu all’Aler per gli alloggi affittati, qualcosa come 800mila euro, invece di lasciarglieli nelle disponibilità per fare le manutenzioni. Questo non lo trovo un atteggiamento responsabile”. gb

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