Cronaca

Si intascò i soldi della madre di
cui era amministratore di sostegno

Vittorio Dotti condannato per peculato

Ritenuto responsabile di peculato, oggi Vittorio Dotti, 60 anni, appassionato di fotografie e di scrittura, è stato condannato a 4 anni e 2 mesi di reclusione, un anno in più di quanto chiesto dal pm. Dotti è finito a processo per essersi intascato 67.570 euro, i soldi per l’assistenza della mamma, scomparsa il 12 dicembre del 2021, che ogni mese percepiva 1.700 euro di pensione più i 1.100 di sostegno per la disabilità gravissima elargiti da Regione Lombardia. Dell’anziana madre, Dotti era l’amministratore di sostegno, e quel denaro avrebbe dovuto utilizzarlo per l’assistenza della sua amministrata.

Invece con la pensione dell’anziana, dal 2016 al 2019, si era pagato 3mila euro di corsi in medicina integrata a Rimini, ristoranti e alberghi anche in Svizzera. L’imputato era anche accusato di rifiuto di atti d’ufficio: le mancate rendicontazioni annuali al giudice tutelare che il 22 febbraio del 2019 aveva revocato l’amministrazione di sostegno a Dotti.

Dagli accertamenti bancari effettuati dalla finanza era emerso che dal 2016 al 2019, dal conto postale intestato alla signora, il figlio aveva fatto 90 prelievi per 67.570, versati sul suo conto corrente.

Sul conto cointestato degli anziani coniugi erano stati accreditati 16mila euro di stipendi, 19mila euro dalla Regione Lombardia: 11 mila euro, il padre li aveva girati sul conto del figlio, somme che servivano per la gestione della madre. “Ci sono soldi spesi in ristoranti, alberghi, anche in Svizzera”, aveva raccontato in aula uno dei finanzieri che si era occupato dell’indagine, “solo una piccola parte del denaro era stata destinata alle spese in farmacia o nei supermercati“.

Lo stesso imputato aveva ammesso di aver usato 3mila euro per frequentare, a cavallo fra il 2017 e il 2018, i corsi di medicina integrata tenuti a Rimini da Leonardo Paoluzzi. “Corsi”, aveva spiegato, “attraverso i quali ho acquisito conoscenze mediche che ho poi positivamente messo a frutto per migliorare in modo sensibile la condizione clinica di mia madre”.

Oggi a processo è stato sentito Roberto Dotti, fratello di Vittorio. Era stato lui, il 10 dicembre del 2018, a presentare un esposto al giudice tutelare contro il fratello dopo un incontro avvenuto tra i due al centro psico sociale di Cremona, che all’epoca l’imputato frequentava. In quell’occasione Vittorio aveva confessato al fratello di essersi appropriato del denaro della madre per uso personale. “Mi ha parlato di alcune decine di migliaia di euro”, ha raccontato il fratello. “Io davo per scontato che qualcuno controllasse ciò che Vittorio faceva”. All’incontro aveva partecipato anche la psichiatra Lucia Grandi con la quale Dotti si era confidato dicendole di essere preoccupato perchè aveva utilizzato il denaro della madre e non riusciva più a ripianare. “Ai familiari non l’aveva ancora detto”, ha raccontato la psichiatra, “e con una collega ci siamo rese disponibili a fare da mediatori all’incontro tra i due fratelli”.

Vittorio Dotti è imputato anche in un altro processo per aver diffamato Chiara Barcellesi, oggi avvocato, che era stata nominata  al suo posto amministratore di sostegno di sua madre.

Sara Pizzorni

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