Politica

Tagli ai Comuni su opere Pnrr
Appello bipartisan di Virgilio

“Confido che l'Anci possa incontrare i ministri per convincerli a rivedere questa scelta e che su questa partita tutti Comuni siano uniti a prescindere dal colore politico delle amministrazioni", afferma il vicesindaco Virgilio che questa mattina ha partecipato alla riunione di insediamento della Cabina di regia in Prefettura

Parco sartori a Cremona, una riqualificazione avviata grazie ai fondi del Pnrr

Forti preoccupazioni da parte del vicesindaco – che ha seguito in prima persona i progetti del Pnrr –  e candidato sindaco alle prossime comunali Andrea Virgilio, per i tagli alla spesa corrente disposti dal Governo per quanto riguarda le spese sostenute dai comuni per cofinanzarier i progetti del Pnrr. Le aveva già espresse nell’incontro elettorale di sabato insieme ai sindaci di Bergamo, Piacenza e Brescia, e le ribadisce ancora oggi, in seguito alla prima riunione della Cabina di coordinamento sul Pnrr, questa mattina presso la Prefettura. Una riunione, afferma Virgilio in una nota, “che lascia di lascia di fatto le carte invariate. I tagli sulla spesa corrente contenuti nel decreto attuativo della spending review presentata dal ministero dell’Economia sono confermati, e gli amministratori locali fanno quadrato per chiedere al Governo una marcia indietro”.

Andrea Virgilio in primo piano con l’assessore Luca Zanacchi

Il vicesindaco sposa quindi la posizione e le richieste espresse anche dall’Anci e dal presidente Antonio De Caro. Come noto, i Comuni per poter accedere ai finanziamenti dei fondi europei hanno dovuto mettere a disposzione una quota di co-finanzmanto per i vari progetti, attiingendoli dalle loro spese correnti. Ed è proprio su queste voci che dal Governo sono stati annunciati i tagli.

“Stiamo entrando – afferma – nella fase più delicata per gli enti locali: quella dell’attuazione concreta dei progetti. I comuni sono sempre stati in prima linea nel sostenere l’opportunità di questi finanziamenti. A Cremona, per esempio, siamo di fronte a investimenti straordinari per la messa in sicurezza delle scuole, la costruzione di un nuovo Polo per l’infanzia, il rifacimento di alloggi di edilizia residenziale, la riqualificazione di parchi e di edifici di pregio, per una cifra complessiva intorno ai 50milioni di euro”.

Se il Governo – con una nota della Presidenza del Consiglio dei Ministri – ha ribadito l’intenzione di rendere più capillare il raccordo tra la Cabina di Regia, le amministrazioni centrali e i soggetti attuatori, valorizzando la prossimità territoriale e l’esperienza delle Prefetture, Virgilio non nasconde le criticità che negli anni sono emerse.

“ I Comuni – ha spiegato – hanno rilevato alcune difficoltà in merito ai rapporti con i ministeri. In modo particolare rispetto alle tempistiche di risposta e ad un sistema di rendicontazione che ha fatto ricadere i suoi limiti tutti sul personale dei enti locali”.

A suscitare le preoccupazioni degli amministratori rimane soprattutto il meccanismo che chiede di assegnare i tagli del Pnrr in base a quanti fondi sono stati ricevuti da ogni ente locale.
Nello specifico, metà dei tagli sarebbe misurata in proporzione alle risorse del Pnrr assegnate a ogni amministrazione alla fine del 2023, per cui chi ha più progetti finanziati dal Piano subirebbe tagli maggiori. Quest’anno, il conto a carico di Comuni, Città e Province è di 250 milioni, ma fa parte di una cura che fino al 2028 vale 1,25 miliardi: sempre che non cresca con la prossima manovra.

“L’idea di penalizzare chi ha ottenuto più fondi dal Pnrr – ha sottolineato Virgilio – è totalmente insensata: spero che il Governo ci ripensi, perchè il recupero di nuovi spazi da mettere a disposizione della cittadinanza comporterà un aumento dei costi di gestione e anche perchè, in caso contrario, dimostrerebbe una scarsa conoscenza di come funzionano le cose, dato che i Comuni che hanno avuto finanziamenti dal Pnrr hanno già dovuto intervenire con risorse proprie per fare fronte all’incremento dei costi delle opere per l’aumento delle materie prime”.

In attesa della prossima convocazione da parte del Governo, Virgilio lancia un appello e un messaggio bipartisan: “Confido che l’Anci possa incontrare i ministri per convincerli a rivedere questa scelta e che su questa partita tutti Comuni siano uniti a prescindere dal colore politico delle amministrazioni. Mi piacerebbe capire, a fronte di questo, qual è la posizione del centrodestra cremonese, anche alla luce delle polemiche e degli allarmismi inconsistenti che qualche mese fa aveva lanciato sull’attuazione dei progetti qui a Cremona. La verità è che i progetti sono in fase di realizzazione e che il Governo guidato da Fratelli d’Italia sta pesantemente danneggiando i Comuni e i territori, con la complicità dei suoi alleati”. gbiagi

A QUESTO LINK TUTTE LE INFORMAZIONI SUI COMUNI AL VOTO

 

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...