accende la politica
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107 lettere indirizzate all’archistar Mario Cucinella, vincitore del concorso per la progettazione del nuovo ospedale di Cremona. Tutto questo grazie al laboratorio di architettura e urbanistica partecipata cui hanno partecipato sei classi della media Virgilio di Cremona. Obiettivo sentirsi parte dei cambiamenti e allenarsi a pensare in modo critico e imparare a essere cittadini consapevoli. I ragazzi, durante il laboratorio, hanno visto il video del nuovo ospedale e hanno poi scritto a mano le loro impressioni sul progetto. In sala Puerari lunedì mattina hanno potuto poi presentare la loro esperienza e incontrare dal vivo l’architetto Cucinella.
“Incontrare i ragazzi è già un gran segno di curiosità. Il fatto che una scuola si preoccupi del loro futuro pensando a un’architettura mi sembra che dia anche un valore a gesto così importante come la costruzione di un ospedale che ha una destinazione per tutti i cittadini” – ci dice l’architetto Cucinella a margine dell’incontro. “quando un gruppo di ragazzi si prende la briga di scrivere delle lettere e di dire ma magari un giorno saranno dottori in questo ospedale mi sembra un esercizio di immaginazione straordinario.”
“Oltre alla parte paesaggistica di questo progetto i ragazzi hanno colto anche quella ambientale rivelando una grande sensibilità, questo fa molto ben sperare che sta crescendo una generazione di ragazzi attenta alle tematiche dell’ambiente” dichiara l’archistar.
Ad accompagnare i ragazzi in questo laboratorio i docenti Francesco Custode e Alessandra Fiori. “Quale migliore esperienza se non fare un un compito di realtà nella nostra città con un progetto che rappresenterà una riqualificazione urbana che i ragazzi vivranno” ci racconta il prof. Custode, insegnante di tecnologia. “Attraverso i loro pensieri è emerso proprio il concetto del grigio rimosso dal verde, verde che incide sulla psicologia anche dei pazienti”.
Il progetto del nuovo ospedale è stato promosso dal 90% degli studenti. A colpire i ragazzi l’idea di edificio green e la concezione di un ospedale come luogo di cura e vita senza distinzione, che farà sentire i pazienti come a casa.
Nicoletta Tosato