Stroppa: “Finale dedicata
anche al Cavaliere Arvedi”
Giovanni Stroppa, allenatore della Cremonese, ha commentato la netta vittoria ottenuta questa sera sul Catanzaro: “Ho il rammarico per come è andato il campionato, a numeri siamo la squadra più pericolosa ma la meno efficace. Poco fa ho detto che forse stiamo cominciando a raccogliere quello che abbiamo seminato. Le prestazioni ci sono state in tante partite precedenti, senza raccogliere quello che avremmo meritato. Stasera era una partita molto difficile. La squadra esprime qualità, si arriva in tanti davanti alla porta. Oltre che mettere numeri questa partita fa anche morale, per la condizione psico fisica della squadra. Nelle ultime partite ho cambiato tanto, ma è una soddisfazione poter attingere a vari calciatori che vanno a tremila all’ora”.
“E’ difficile soffermarsi su questa partita – spiega il mister – sarebbe da celebrare, ma stiamo sereni che giovedì c’è un’altra montagna, molto impegnativa, con altre caratteristiche. Essere riusciti a superare il catanzaro è una bella soddisfazione. Il loro gioco ci ha portati ad essere aggressivi, se fai giocare il Catanzaro con tranquillità rischi. Vorresti che non finisse mai il campionato perché c’è alchimia, si sta creando qualcosa di importante”
Sui cambi: “Ravanelli non si sentiva a 100, quindi l’ho tolto, come Pickel”.
Sulle difficoltà nella semifinale di andata: “A Catanzaro c’era una bolgia, c’era difficoltà nel comunicare, abbiamo sbagliato negli ultimi 20 minuti a non tenere la palla. L’immagine di quella serata è quando al secondo gol si sono alzati tutti ad applaudire la squadra. Sembrava un riconoscimento alla Cremonese, ma nell’occasione in cui siamo andati a subire il 2 a 1 i cambi hanno fatto la differenza e l’ambiente è stato condizionante, come lo è stato stasera. Quando senti tutto lo stadio che ti dà la spinta è sempre bello. Anche il resto dello stadio è stato molto coinvolgente”.
Sulle possibilità di battere il Venezia: “50-50 si può fare quando vinci una partita delle due, però sono partite da disputare. Arriviamo molto forte entrambe, la Venezia è una squadra fisica ed è allenata benissimo. Speriamo di portare gli episodi dalla nostra parte”.
Il mister conclude: “Un pensiero per il Cavaliere Arvedi, persona straordinaria, che non si vede mai, che sta dietro le quinte, ma che soffre. Questa finale è sicuramente dedicata anche a lui”.