Cronaca

Eventi climatici estremi,
geologi: "Diventeranno la regola"

Gli eventi climatici dei giorni scorsi, che hanno portato ad una emergenza idrogeologica, saranno ormai la regola. A dirlo è l’ordine dei geologi della Lombardia, che lancia un allerta: saranno episodi sempre più frequenti ed è indispensabile non farsi trovare impreparati. “I cittadini, che sono parte attiva del Sistema di Protezione civile, devono mettere in pratica le buone azioni di protezione civile ampiamente diffuse mediante le campagne di informazione Io Non Rischio svolte sul territorio in questi anni, campagne volte ad informare/formare i cittadini per aumentare la resilienza, cioè la capacità del cittadino di rispondere nel modo corretto all’evento, compiendo le azioni preventive necessarie alla riduzione del rischio” sottolinea Gilberto Zaina, coordinatore Team Gruppo Volontari di Protezione Civile dell’Ordine dei Geologi della Lombardia.

Tanto più che si tratta di fenomeni che ormai possono verificarsi in qualsiasi stagione, e non più solo in quella estiva. “L’emanazione di un’allerta rossa da parte del Sistema di Protezione Civile Regionale comporta l’attivazione che consiste in una fase di allerta/preallarme in modo da costituire un presidio territoriale a supporto della Regione, in grado di valutare in modo tecnico l’evoluzione dei potenziali effetti al suolo e la vulnerabilità del territorio”.

Per i geologi, con il cambiamento climatico questi fenomeni diventano sempre più intensi e frequenti, e sarà necessario essere pronti ad affrontarli. Anche dal punto di vista strutturale: “Bisogna continuare nella realizzazione di casse di laminazione ma anche integrare queste strutture con la nascita di aree naturali di espansione in grado di trattenere e regimentare le acque” sottolinea Federica Ravasi, Vice Presidente dell’Ordine dei Geologi della Lombardia.

“Inoltre quando c’è un alluvione non bisogna mai sostare in prossimità di fiumi, scendere in cantina o nei piani interrati. Alcuni luoghi si allagano prima di altri e in casa le aree più pericolose sono proprio le cantine, i seminterrati e i piani terra. Sono luoghi pericolosi anche i sottopassi, i tratti in prossimità di argini e i ponti – ha affermato  ma anche le strade con forte pendenza. Spesso accade che per salvarsi possa essere necessario raggiungere l’auto in cantina ed è assolutamente sbagliato. Evitiamo anche di utilizzare l’ascensore. Mai sostare neppure sui ponti.

Dunque quando viene dichiarata allerta rossa, bisogna prestare particolare attenzione ed evitare argini di fiumi e sottopassi. In caso di alluvioni è opportuno salire, se si è in casa, i piani alti. Ricordiamo anche che il cittadino rappresenta la prima sentinella del territorio e dunque può segnalare alle amministrazioni, la presenza di rifiuti ingombranti abbandonati che potrebbero creare problemi durante un’alluvione, ma anche i tombini intasati, corsi d’acqua parzialmente ostruiti. Inoltre dobbiamo aumentare la conoscenza, cercare di introdurre in modo permanente l’Educazione Ambientale nei programmi ministeriali che oggi, invece, è abbastanza materia saltuaria”. lb

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...