Lettere

Uscire finalmente
dall isolamento

da Gianmarco Lari - candidato al consiglio comunale nella lista civica Cremona sei tu

Egregio direttore,

Cremona è stata fondata circa nel 218 ac dai romani in considerazione della sua posizione strategica sul fiume Po ed al centro di una grande pianura. Ci si aspettava che solo questo ponesse la città come perno di una importante via di comunicazione tra Emilia e Lombardia anche vista la relativa vicinanza della metropoli meneghina e degli altri capoluoghi di regione in piena ricca pianura padana.

Dopo trenta anni di “cura” da parte di una regione guidata dal centro destra i collegamenti infrastrutturali non solo con Milano ma anche con le città vicine sono, considerando gli standard odierni, sconfortanti.

La Regione ha preferito lo sviluppo delle infrastrutture in altre zone magari legate a potenziali interessi di carattere internazionale ( es collegamenti aereoportuali) trascurando i collegamenti interni. Il candidato sindaco Portesani ha tra i suoi punti programmatici “ Cremona capoluogo” dovrebbe a mio avviso parlarne con i partiti che lo sostengono e che guidano la regione che, nei fatti, non la hanno mai considerata una priorità.

Da sempre le infrastrutture sono considerate un perno dello sviluppo per il veloce trasporto sia di merci che di persone La spinta politica alla creazione di infrastrutture sempre migliori e con tempi di spostamento veloci dovrebbe partire dagli esponenti politici eletti a Cremona e rappresentati in parlamento (vedi Daniela Garnero Santanche) vista l’ultima volta al mercato di Cremona in prossimità delle elezioni ed ora impegnata su altri “fronti” o da parte della regione Lombardia che come detto prima governata da trenta anni dal centro destra con questi risultati.

Nel programma del candidato sindaco Virgilio questo aspetto per uscire dall’ isolamento e forte e presente: raddoppio della paullese sino a Crema, autostrada Cremona Mantova, raddoppio ferroviario con Milano per citare gli interventi più importanti con comunque la necessità di un confronto continuo e martellante con “ questa” regione.

Per concludere il sogno sarebbe che queste infrastrutture siano presenti e veloci in modo tale che una famiglia decida di abitare nella nostra città, pur lavorando altrove, avendo considerato che collegamenti veloci valgano più che risiedere in città metropolitane affollate, pericolose inquinate, con poco verde e con costo della vita e degli immobili neppure confrontabile. Questo è secondo me anche il principale “mezzo” per contrastare l’inevitabile inverno demografico in atto e far rivivere la nostra città.

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