Cronaca

Da Cremona alla Francia: gara
di solidarietà per "Palla di neve"

Un grande amore per gli animali e una vera e propria rete di solidarietà hanno permesso di salvare la vita ad un gatto, riconsegnandolo alla sua famiglia che vive in Francia. E’ la storia di “Palla di neve”, avvistato a fine aprile, nei campi davanti a Bagnara, in via Casalmaggiore, da alcuni residenti della zona mentre passeggiavano con i loro cani. Il micio, malandato, spiccava in mezzo all’erba perché era tutto bianco, sembrava cieco. Paolo e Manuela, inteneriti, hanno cominciato a dargli da mangiare e gli hanno costruito anche un riparo, che purtroppo qualcuno ha pensato bene di vandalizzare. Quelli erano giorni di pioggia incessante, e i volontari della Lav, avvertiti della presenza del micio, hanno atteso che il maltempo cessasse per intervenire in aiuto di “Palla di neve”. E così hanno fatto.

Dopo un primo tentativo fallito di recuperare il gatto, ormai allo stremo, è stata posizionata una gabbia trappola da Moreno, uno dei volontari, il quale, non senza difficoltà, di notte è riuscito a recuperarlo. Lunedì 29 aprile il micio è stato immediatamente portato dal veterinario. Situazione disastrosa: il povero animale era denutrito, disidratato, sporco e pieno di zecche. E’ stato ripulito e sottoposto ad esami e si è scoperto che era microchippato, ma non in Italia. A questo punto Maria Pia Superti, responsabile Lav di Cremona, si è rivolta ad un sito internazionale, riuscendo ad ottenere il nome dell’intestatario, ovvero un signore di nazionalità romena residente ad Aubagne, in Francia. Anche Ats, su richiesta di Superti, si era mossa per risalire al proprietario attraverso il microchip, inviando una mail al ministero dell’Agricoltura francese, senza però ottenere risposta.

Una volta contattata, in poche ore la famiglia, una coppia romena che vive in Francia, ha risposto e ha spiegato l’accaduto. Un mese prima Carmen e suo marito avevano affidato il gatto allo zio e al cugino per portarlo in Romania dalla madre di Carmen, per farla sentire meno sola. Ma era successo un imprevisto. I due si erano fermati in autogrill per cambiare la lettiera, ma lo avevano fatto fuori dal mezzo, spaventando il gatto, che era fuggito. E così i due avevano deciso di proseguire il viaggio senza comunicare a Carmen ciò che era successo. Solo dopo una settimana la donna è venuta a sapere che il gatto non era mai arrivato alla madre.

Nel frattempo l’animale è stato curato e coccolato nell’ambulatorio veterinario Rosa e Carletti di Cremona ed è scattata una vera e propria gara di solidarietà per aiutare l’associazione a sostenere le spese per riportare a casa il micio. Dopo tante chiamate e colloqui, finalmente “Palla di neve”, o meglio “Boule de neige”, alla francese, è stato riconsegnato alla famiglia, arrivata a Cremona nella notte tra venerdì e sabato.

Una volta tanto, una storia a lieto fine. Grazie al microchip, il gatto ha potuto tornare a casa. Pare, però, che non esista un sistema di comunicazione ufficiale tra Stati che renda possibile l’identificazione di un animale ritrovato sul territorio, nel caso specifico in Italia.

Sara Pizzorni

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