Politica

Ztl, la Sinistra: "Non è così
che si risolleva il commercio"

Si accende il dibattito pre – elettorale su uno dei temi più impattanti della vita cittadina, quello della viabilità in centro storico. La situazione si è cristallizzata ormai da un decennio, con il divieto di transito alle auto lungo il tragitto via Manzoni – corso Vittorio Emanuele nelle ore diurne fino alle 16 e la libertà di passaggio nelle ore pomeridiane. Una situazione che aiuta la frequentazione serale del centro storico, dove si trova una buona parte dei locali pubblici.

“I candidati di centrodestra, Portesani e Giovetti – si legge in un comunicato di Sinistra per Cremona – Energia Civile, lista in appoggio di Andrea Virgilio –  hanno un obiettivo programmatico in comune. Abolire le attuali ZTL per riportare Cremona agli anni ’50 con le auto in centro. Il primo, convinto che questa sia la carta vincente per contrastare le chiusure delle attività commerciali del centro storico, citando peraltro il dato di per sé poco significativo di 123 chiusure nell’ultimo decennio senza però affiancarlo al dato delle aperture di nuove attività nello stesso periodo.

Il secondo, spostando l’attenzione sul tema della sicurezza (Cremona città insicura?) per cui abolendo le ZTL si consentirebbe ai residenti del centro di raggiungere le proprie abitazioni con l’auto di sera (cosa che già è possibile posto che i residenti nella ZTL hanno i permessi di accesso)”.

Come  afferma Lapo Pasquetti a nome della formazione politica che include Alleanza Verdi – Sinistra epartito socialista, “siamo fortemente preoccupati di queste proposte prive di senso e assolutamente deleterie per Cremona.
I dati sulle chiusure e delle aperture delle attività commerciali del centro di Cremona sono del tutto simili a quelli di ogni altra città comparabile a Cremona e il fenomeno non dipende certamente dalla presenza di ZTL o aree pedonali che, al contrario, incentivano il turismo, la fruibilità del centro e lo shopping; le vere ragioni sono gli affitti troppo cari di un mercato immobiliare concentrato in poche mani, l’offerta commerciale di livello generalista e l’esplosione dell’ e-commerce.

La soluzione sta invece nello sviluppo del turismo, nel promuovere iniziative ed eventi turistici e culturali attrattivi, nel difendere e ampliare aree e zone libere dal traffico veicolare dove i cittadini e i turisti possano muoversi in sicurezza.

I dati delle presenze nelle strutture ricettive in città riferiti al primo trimestre 2024, segnano un + 14% rispetto al 2023.

Un +26% se riferito alle sole strutture alberghiere di cui il 45% di visitatori stranieri che pernottano mediamente 3 notti, sono il segno che la strada intrapresa è quella giusta”.

“Portesani  – conclude Pasquetti – parla del turismo a Cremona, senza conoscere quello che è stato fatto, a livello di studio dei big data (h-benchmark e data appeal) con le piattaforme monitorate dal laboratorio Economico Locale in collaborazione con l’Università Cattolica di Piacenza e, citando azioni già intraprese da questa amministrazione, non fornisce alcun nuovo contributo se non quello di proporre soluzioni assolutamente dannose per la qualità dell’aria, per il commercio, per il turismo e per la sicurezza di pedoni e ciclisti.
Il modello di sviluppo del centrodestra che vorrebbe riportare le auto in centro e ridurre se non abolire le ZTL e le aree pedonali è una visione di città retrograda e dannosa per cittadini e attività commerciali a cui dobbiamo fortemente dire di no”.

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