Cronaca

Perseguita ex dipendente, divieto
di avvicinamento per un cremonese

Foto di repertorio

Avrebbe reso la vita impossibile a una sua ex dipendente, con il pretesto di essersi invaghito di lei, perseguitandola costantemente, controllando i suoi spostamenti, insultandola, minacciandola e addirittura ricattando le sue amiche affinché gli facessero avere informazioni su di lei. E’ finito così nei guai un uomo, residente in provincia di Cremona, che nella mattinata del 13 maggio è stato sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento, emessa dal Tribunale.

Le indagini sono partite nello scorso aprile, dopo che la donna, esasperata, ha deciso di rivolgersi ai Carabinieri di Cremona, per denunciare una situazione ormai insostenibile.

L’uomo era stato datore di lavoro della vittima per alcuni mesi, durante i quali si era invaghito di lei. Ma di fronte al rifiuto dei suoi approcci, l’uomo le aveva prima raccontato di essere malato, inducendola a mantenere almeno un rapporto di amicizia, quindi aveva dato il via ad un vero e proprio stalking. La sua ossessiva gelosia, l’aveva portato a seguirla, insultarla, appostarsi addirittura sotto casa sua.

Neppure la decisione di chiudere ogni rapporto con lui è servita a fermarlo: ha infatti contattato le amiche della donna, proponendo di pagarle se avessero fornito delle notizie su di lei, e minacciandole di ritorsioni in caso di rifiuto. A questo si sono poi aggiunte continue molestie telefoniche, che hanno portato alla vittima un costante stato di ansia e paura.

Di qui, la denuncia, con il conseguente provvedimento emesso dal tribunale, che impone allo stalker di non avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla donna e dalle sue amiche e di non comunicare con loro in nessun modo, nonché l’obbligo di presentazione quotidiana ai Carabinieri.

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