Spettacolo

CremonaJazz, il Devil Quartet
di Fresu incanta l'auditorium

Foto Sessa

E’ stato come se il tempo si fosse fermato, mentre la musica del Devil Quartet di Paolo Fresu riempiva l’attento silenzio dell’auditorium Giovanni Arvedi, prendendo per mano il pubblico e portandolo in un viaggio quasi onirico, tra le vibrazioni di una musica senza confini.

Il concerto della seconda serata di CremonaJazz, svoltosi domenica sera, è stato salutato da uno scrosciare di applausi da parte del pubblico, estasiato da un’esibizione assolutamente magistrale. Otto i brani riprodotti dal quartetto – composto, oltre che da Fresu, da Bebo Ferra, Paolino Dalla Porta e Stefano Bagnoli – nei quali l’improvvisazione ha avuto un ruolo centrale.

Fresu non ha mancato di dialogare con il pubblico: “Oltre al quartetto di stasera, che compie vent’anni, quest’anno festeggio i quarant’anni del Quintetto” ha detto, salutando l’amico e collega Roberto Cipelli, presente in platea. “Ma sono anche 22 anni di collaborazione con il pianista Uri Cane”

I brani che si sono susseguiti nel concerto, scritti da diversi membri del gruppo e impreziositi da splendide improvvisazione, hanno raccontato gli anni di musica suonata insieme, emersi chiaramente dal dialogo serrato tra gli strumenti. Pezzi di punta di vari album della band, che ha all’attivo una produzione musicale notevole.

Non è mancato un omaggio a Cremona, con l’esecuzione di “E se domani”, di Mina, salutata dal pubblico con il consueto entusiasmo. Durante ogni pezzo, l’attenzione della platea è stata letteralmente rapita da quel modo di fare musica coinvolgente e totalizzante, che da sempre caratterizza Fresu e compagni.

Al termine del concerto, il pubblico ha potuto acquistare in anteprima il nuovo disco della band, “Impromptus”, che uscirà fra due settimane, autografato direttamente dall’artista.

Laura Bosio

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