Politica

Alquati: "Rette asili nido, 10 anni
di silenzio dal centrosinistra"

Un gazebo della Lega. Al centro a sinistra, Jane Alquati

“Mi fa piacere che Andrea Virgilio, vicesindaco di Gianluca Galimberti e candidato per il centro sinistra, abbia pensato, dopo un decennio di colpevole silenzio anche alle famiglie con un ISEE superiore ai 20mila euro. C’è solo il piccolo dubbio che abbia preso spunto dalla proposta del centrodestra”.

Lo dichiara Jane Alquati candidata per la Lega (Salvini Premier) al prossimo consiglio comunale.

“Ma non è il solo risveglio per Virgilio, sul finire del mandato – prosegue Alquati – il vicesindaco cita collaborazioni con aziende in tema di welfare, iniziativa lodevole anche qua dichiarata sul finire del mandato. Il privato sicuramente per i propri dipendenti ha sperimentato iniziative di sostegno ai servizi educativi ma quanto il Comune di Cremona ha contribuito? Cosa è stato realizzato in due mandati in sinergia con le aziende private? Fa riferimento ad una collaborazione con l’Inps, a cosa si riferisce? Alle misure esistenti su scala nazionale contenute nella legge 11 dicembre 2016, n. 232.?

“L’Amministrazione Perri di cui ho fatto parte – dice ancora la candidata leghista – fu la prima a introdurre una convenzione con i nidi accreditati del Comune di Cremona estendendo il contributo pubblico ad ulteriori soggetti che facevano parte dell’elenco di accreditati ma che non beneficiavano di alcun sostegno da parte dell’Amministrazione.

“In questi 10 anni questa rete è stata ampliata? Per quanto concerne inoltre le scuole infanzia paritarie la convenzione con la rete Adasm Fism è stata integrata? Il contributo è ancora fermo a dieci anni fa?” chiede Alquati. “Le piattaforme informatiche e i servizi digitali sono indubbiamente un’iniziativa lodevole, anche in questo caso mai agita in 10 anni. Parlando di servizi digitali fu nel 2011 che venne introdotto, con forti polemiche dell’allora opposizione, il sistema prepagato nelle mense cremonesi che abbatté la morosità in termini importanti (dal 30% al 3%)”.

“Le misure contenute nel programma elettorale del centro destra sono numerose e molto articolate ma hanno un elemento distintivo che dimostra una visione di città completamente diversa: noi sosteniamo l’accesso ai servizi 0-3 ma non dimentichiamo che il costo debba essere sostenibile per l’intera collettività e debba essere proporzionale alla capacità di spesa delle famiglie. La gratuità deve essere garantita a chi non può pagare ma chi ha la possibilità di farlo deve contribuire secondo la propria capacità di spesa, distinguiamo tra l’attenzione al bisogno ed il mero assistenzialismo”, conclude Jane Alquati.

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