Giovedì l'assemblea di Padania
Acque: sindaci al voto sul Cda
C’è attesa per l’esito dell’assemblea di Padania Acque fissata per domani 9 maggio in Fiera, la più delicata degli ultimi anni perchè il consiglio di amministrazione arriva a naturale scadenza dopo il voto sul bilancio 2023 e lo statuto prevede che venga rinnovato per un periodo di tre anni. La particolarità di questa tornata è che tutto ciò avviene a un mese esatto dal rinnovo di ben 87 amministrazioni comunali sui 113 azionisti della Spa.
Due gli orientamenti che si profilano, fermo restando che in passato le assemblee di Padania hanno sempre riservato delle sorprese: il rinnovo immediato del cda con la conferma di quello uscente, scelta sostenuta da Forza Italia e Lega, con quest’ultima che esprime il presidente uscente Christian Chizzoli; oppure arrivare ad un accordo politico che consenta di prorogare l’attuale Cda per un periodo ancora da determinare, anche fino ad un anno, per consentire l’operatività dell’azienda in occasione delle importanti scadenze che si prevedono a inizio autunno, in particolare, il Piano d’Ambito e quindi gli investimenti da realizzare.
A votare sono i sindaci e in base al capitale detenuto nella Spa è il centrodestra ad avere una leggera maggioranza. La Provincia è forte di un 11,2%, il Comune di Casalmaggiore è il secondo azionista con il 7%, Cremona detiene invece il 4,6%. Numeri alla mano a prevalere dovrebbe essere l’orientamento suggerito già da tempo da Lega e Forza Italia, ossia un rinnovo immediato della fiducia al Cda uscente anche in virtù dei risultati ottenuti nel triennio. Come afferma Simone Bossi, segretario provinciale Lega: “Mi aspetto dai sindaci un grande atto di responsabilità”, afferma oggi ribadendo quanto già dichiarato qualche tempo fa: “Non si può modificare quello che prevede lo statuto a piacimento, il Cda ha bene operato e avere un Cda ‘a tempo’ metterebbe a rischio il servizio idrico integrato nella nostra provincia, che è uno dei migliori a livello nazionale (…) è fondamentale evitare ‘vuoti’ di governance”.
Simile la posizione di Gabriele Gallina di Forza Italia; mentre FDI attraverso il segretario provinciale Marcello Ventura ridimensiona la posizione espressa qualche settimana fa (“Rinnovare i vertici di Padania Acque prima del voto di giugno sarebbe un’incresciosa mancanza di rispetto per i sindaci che entreranno in carica a seguito dell’esito del voto”) – e afferma: “La cosa che più mi interessa è la tutela della principale azienda pubblica della provincia. Non decidono i segretari di partiti, i sindaci sono intelligenti e sono convinto che sapranno trovare la soluzione migliore per l’azienda”.
Il Pd che può contare sul 48% circa di quote azionarie molto probabilmente in questa partita passerà la palla al centrodestra, magari contando su qualche divisione interna che potrebbe riservare sorprese in assemblea. La posizione prevalente dei Dem è quella di una proroga di un anno circa dell’attuale Cda, un po’ come è avvenuto nei giorni scorsi tra i comuni cremaschi soci di Consorzio.it, dove il Cda è stato confermato consentendone l’operatività fino all’approvazione del Bilancio 2024 grazie ad un accordo politico tra i sindaci – azionisti, proprio in virtù dell’imminente scadenza elettorale. gbiagi