Spettacolo

Concerto di Capossela al Ponchielli
Applausi a "Tredici canzoni urgenti"

Oltre due ore di musica eseguita “Con i tasti che ci abbiamo” e di parole limpide rivolte al pubblico dritte all’anima: è il concerto di Vinicio Capossela, in scena domenica sera al Ponchielli per il tour che porta nei teatri italiani l’ultimo disco dell’artista intitolato “Tredici canzoni urgenti” vincitore della Targa Tenco 2023.
Il live arriva a soli due anni dalla precedente esibizione cremonese, in quel caso nell’Auditorium G. Arvedi del Museo del Violino; tuttavia, pur mantenendo lo stile, il cantautore ha variato i contenuti spiegando la ragione in apertura di evento: “Quando la cosa pubblica diventa incivile, allora lo spettacolo deve diventare pubblico e civile”. Il riferimento è all’attualità che risuona in diversi pezzi, come “Crociata dei bambini” che ricorda le vittime innocenti dei conflitti o “Bene rifugio” che risalta la rivoluzione dell’amore in un mondo attanagliato dalle difficoltà quali lo scioglimento dei ghiacci e l’impennata della benzina. Fa capolino naturalmente un riferimento alla politica trattata con garbata polemica e il pezzo “Staffette in bicicletta”, omaggio alle donne che si erano impegnate nelle staffette partigiane, è stato accolto con un lunghissimo applauso. È un pubblico affezionato che per lo più segue Capossela da decenni, ecco perché si è sprigionato un coro sull’esecuzione dell’iconico brano “Che coss’è l’amor” datato 1994.
Prima del sipario, plauso alla band che ha proposto un sound raffinato con Andrea Lamacchia al contrabbasso, Piero Perelli alla batteria, Alessandro “Asso” Stefana alla chitarra, Raffaele Tiseo al violino, Daniela Savoldi al violoncello, Michele Vignali al sassofono. Non è mancato un ricordo dell’accordatore cremonese Gino Nazzari che diversi anni fa consegnò all’artista un pianoforte, le cui corde oggi seguitano a vibrare.
Il servizio di Federica Priori

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