A Parma è pronto il mega party
Serve una Cremo guastafeste
Due giornate per completare il quadro dei verdetti e la griglia dei playoff, due partite per alzare l’asticella della condizione in vista della post season. Parma in trasferta, Cittadella in casa: gli ultimi tornanti del campionato diranno se la Cremonese chiuderà in ripresa per presentarsi al top agli spareggi.
Si comincia dal “Tardini”, stadio che per l’occasione sarà sold out. Più della rivalità atavica tra Parma e Cremonese, ad attrarre pubblico locale è la programmata festa promozione. La riconquista della Serie A, certificata da Pecchia a Bari mercoledì scorso, ha come primo esito il primo tutto esaurito stagionale dello stadio destinato ad un profondo restyling.
Ma i grigiorossi che nell’arena ducale saranno scortati da circa 1220 tifosi non vogliono limitarsi a fare la claque nel pasillo de honor. In campo c’è da guadagnarsi il quarto posto, da difendere con ogni mezzo dall’attacco del Catanzaro (di scena a Terni). E, per contro, dopo la sbronza di Bari, il Parma sarà tirato a lucido per raggiungere il traguardo definitivo, il primo posto che vale la coppa dorata del campionato cadetto.
Un obiettivo sottolineato da mister Pecchia, che due anni fa festeggiava a palazzo comunale a Cremona e oggi conferma la sua permanenza a Parma per una Serie A che scelse di non disputare con i grigiorossi. Un passato (recente, ma non troppo) che non tornerà in campo al “Tardini” perché il pensiero della Cremo è di poter duellare ancora con i gialloblu anche nella prossima stagione, al piano superiore.
Stroppa ha due necessità: blindare la difesa dovendo fare a meno di Ravanelli e Lochoshvili, far riossigenare un gruppo che per mesi ha viaggiato a ritmi da primato e ora si sta riprendendo da un periodo avaro di risultati. “Servirà intelligenza emotiva”: spiegava Ciofani pochi giorni fa. “Bisogna esserci di fisico e di testa”: ha ribadito mister Stroppa che di playoff ne ha già disputati e vinti. Serve, nel frattempo, fare punti e non abbassare la guardia nelle prossime uscite. A cominciare dal party di Parma.
Simone Arrighi