Cronaca

Patenti "facili": Locatelli
non risponde al gip

Si è avvalso della facoltà di non rispondere, il cremonese Jonathan Locatelli, proprietario di quattro scuole guida in provincia di  Brescia  (una con sede a Castelverde), ritenuto dagli inquirenti il capo del gruppo criminale che per anni avrebbe incassato denaro per rilasciare patenti di guida per mezzi pesanti senza di fatto effettuare i corsi obbligatori.

L’accusa contestata dalla procura di Brescia al termine delle indagini degli agenti della polizia stradale, della polizia provinciale e dei militari del Nucleo di polizia economico finanziaria della finanza è quella di associazione per delinquere finalizzata a far ottenere in modo irregolare patenti di guida di tipo B e carte di qualificazione del conducente (C.Q.C.) per la guida professionale di mezzi pesanti per conto terzi.

Oltre a Locatelli sono state arrestate altre tre persone e 60 denunciate a piede libero.

Il sodalizio criminale si sarebbe mosso per far ottenere a diversi candidati patenti di guida e/o certificati di qualificazione del conducente, attestando falsamente la partecipazione dei candidati al previsto corso di formazione (obbligatorio) ed avendo, nell’ambito dei previsti esami di conseguimento dei titoli, munito fraudolentemente i candidati di microcamere e auricolari miniaturizzati collegati con un suggeritore esterno che avrebbe fornito le risposte corrette da fornire in sede di esame.

Gli investigatori, attraverso mirate indagini economico-patrimoniali, avrebbero evidenziato un’effettiva sproporzione tra i redditi dichiarati e il patrimonio posseduto dal titolare di autoscuole di oltre 1 milione di euro. E’ quindi scattato il sequestro preventivo del denaro.

Per Locatelli è già stata depositata istanza al tribunale del riesame per chiedere la scarcerazione.

S.P.

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