Cronaca

Faccia a faccia con il ladro:
"Ha cercato di strangolarmi"

Il ladro avrebbe rubato da un'abitazione borsette, capi di abbigliamento, e tre pacchi di vinili di musica lirica

E’ a processo con l’accusa di tentata rapina e furto, Giuseppe, 54 anni, muratore pugliese con una condanna a 8 mesi per droga che sta scontando in carcere.

L’avvocato Zontini

Secondo l’accusa, il 24 ottobre del 2022 si era nascosto dietro l’armadio del garage di un’abitazione di Casalmorano da dove avrebbe rubato borsette, capi di abbigliamento, e tre pacchi di vinili di musica lirica. Ma era stato scoperto dalla moglie del padrone di casa, che aveva urlato facendo intervenire il marito, oggi 68 anni, che aveva affrontato l’intruso. Tra i due era nata una colluttazione, con il malvivente che avrebbe cercato di strangolarlo prima di riuscire a divincolarsi e a fuggire.

Secondo il racconto del 68enne nella denuncia sporta ai carabinieri, il ladro aveva afferrato lo stendino sopra l’armadio e glielo aveva lanciato addosso. A sua volta il padrone di casa aveva afferrato un “un oggetto di fortuna”, ma il malvivente era riuscito a schivarlo, tentando di uscire dal box. Il pensionato, però, voleva riuscire a bloccarlo e lo aveva tallonato. Gli si era lanciato addosso, facendolo cadere. “Per divincolarsi”, ha fatto verbalizzare il derubato, “lui ha tentato di strangolarmi con la sua mano sinistra. Io gli ho tolto la mano dal mio collo, bloccandolo a terra”. Alla fine, dopo tre tentativi di fuga, il ladro era riuscito ad allontanarsi, dirigendosi verso il canale Vacchelli, minacciando il pensionato: “Io ti uccido, ti ammazzo”.

Nella colluttazione, il 68enne aveva riportato lievi ferite e non aveva ritenuto necessario ricorrere alle cure mediche. Ai militari aveva fornito una descrizione dell’intruso: “1 metro e 80 di altezza, sui 40-45 anni, corporatura media, capelli scuri, baffi e barba incolta, maglia a maniche lunghe di colore blu e berretto invernale lasciato nel garage in seguito alla colluttazione.

Dal garage, a detta del residente, erano spariti tutti i capi di abbigliamento della moglie, borse, giubbotti e i tre pacchi di musica lirica. Il ladro era fuggito a mani vuote, ma il 68enne aveva ipotizzato che la merce fosse stata rubata nelle ore precedenti e nascosta altrove. Il bottino non è mai stato ritrovato.

Il pensionato aveva poi riconosciuto l’imputato in una delle foto che i carabinieri gli avevano mostrato.

Il muratore pugliese, assistito dall’avvocato Alessandro Zontini, nega ogni coinvolgimento. Lui, che ha una passione per la musica napoletana, di lirica non sa nulla. Tanto che quando il suo difensore, in una visita in carcere, gli ha nominato Mascagni, Puccini e Verdi, il 54enne ha pensato che fossero altri detenuti. “Quel pomeriggio il mio assistito non si trovava a Casalmorano. Lo dimostreremo”, ha dichiarato il legale.

Il processo entrerà nel vivo il prossimo 8 ottobre con i primi testimoni del pm.

Sara Pizzorni

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