Riqualificazione ex Tognazzi,
le reazioni della politica
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Prime reazioni dal mondo politico cremonese, e nella fattispecie da alcuni dei candidati sindaco, all’annuncio del progetto di riqualificazione dell’ex cinema Tognazzi, da parte della Fondazione Arvedi-Buschini, che ne ha acquisito la proprietà.
La prima a intervenire è stata Maria Vittoria Ceraso, candidata con una propria lista civica, che ha voluto esprimere il proprio apprezzamento per l’iniziativa, fornendo però anche un contributo in termini propositivi: “l’idea nasce da un recente viaggio a Firenze con mia figlia Sira di 19 anni la quale, al primo punto del nostro itinerario, mi ha proposto la visita a Giunti Odeon, all’angolo tra via degli Anselmi e piazza Strozzi, inaugurato il 4 novembre 2023”.
Un progetto “che ha fatto rinascere una sala storica del capoluogo toscano, il Cinema Odeon. Dentro è possibile trovare una sala cinematografica con 198 posti a sedere, due schermi che funzionano di giorno e di sera, e una libreria che trova posto nella platea. Questo spazio non è solo cinema ma anche luogo in cui si tengono mostre, incontri, presentazioni di libri, concerti, letture.
Ci sono poi sale per lo studio e la lettura, e una caffetteria ristorante. E’ come una piazza coperta, riscaldata, con poltrone comode, tavolini con sedie a disposizione di chi vuole lavorare e il wi-fi è gratis. Per entrare e star lì, anche per ore, non è richiesto un biglietto d’ingresso, a meno che non sia tarda sera e non si trasformi in un cinema. L’intervento di restauro è stato promosso dalla famiglia Germani, che gestisce il cinema dal 1936, in collaborazione con Giunti Editore.
Perché nel progettare il recupero del cinema Tognazzi non ispirarsi ad un esperimento di grande successo come Giunti Odeon che ci racconta molto della voglia di ritrovare spazi da vivere e abitare da parte soprattutto dei giovani e che potrebbe rappresentare un significativo contributo al rilancio del nostro centro storico?” sottolinea la candidata.
“Un progetto culturale audace che mi piacerebbe molto trovasse il consenso di chi sta pensando di investire in quel luogo ma anche degli altri candidati Sindaci a cui chiedo la disponibilità a condividere questa idea inserendola anche nel loro programma perché sarebbe davvero significativo dimostrare ai cittadini che su alcune proposte è possibile trovare un livello di condivisione ampio a prescindere dall’orientamento politico avendo come unico fine il bene della città”.
E’ quindi intervenuto Alessandro Portesani, candidato sindaco del centrodestra, che ha a sua volta espresso parole di approvazione, ma anche suggerimenti su come occupare quello spazio. “Nei mesi scorsi un sondaggio tra i giovani che frequentano le università cremonesi, aveva evidenziato la richiesta, da parte di loro, di poter avere delle programmazioni culturali a loro dedicate, ma aperte anche alla città” sottolinea Portesani. “E credo che la Fondazione Arvedi Buschini, con la solita sensibilità per i giovani, abbia intercettato questa esigenza. Penso dunque che le due sale possano diventare sedi di rassegne di musica. Di incontri culturali. Di spettacoli teatrali creati su misura della popolazione universitaria.
Un luogo dove poter proporre un palinsesto di eventi anche su misura per far diventare ‘Cremona universitaria’ sempre più attraente. Sempre più propositiva. Sempre più una città dove si viene a studiare sapendo che esiste tutta una programmazione ad hoc per i momenti del dopo studio. Uno spazio che potrà ospitare oltre gli spettacoli anche mostre a tema o eventi dedicati alla presentazione dei libri con gli autori più in vista e più ricercati del momento.
Ritengo che non debba mancare anche una nicchia dedicata alla liuteria: che è la cifra della nostra città, approntando una raccolta di volumi dedicati ai sommi costruttori di strumenti ad arco. Insomma, un’agora visionaria che possa portare stimoli importanti per tutta la cittadinanza”.
Non si è fatto attendere neppure Andrea Virgilio, candidato sindaco per il centrosinistra, secondo cui “il recupero dell’ex cinema Tognazzi è una notizia importante, che consentirà al nostro centro storico di ritrovare uno spazio evocativo per i cremonesi.
Quel luogo è sempre stato in passato un biglietto da visita simbolico della nostra città. Farlo rinascere significa anche recuperare un pezzo imprescindibile della storia di Cremona, che andrà a beneficio della cittadinanza nel suo insieme: chi la abita, chi la vive e chi ci lavora.
Ora sarà importante aprire un dialogo con la città, per definire insieme la migliore vocazione di questi luoghi. I giovani dovranno essere al centro della riflessione e sarebbe bello condividere con loro esigenze, suggestioni ed idee. In questi anni abbiamo imparato che gli spazi si trasformano grazie all’investimento di realtà pubbliche e private.
Fondazione Arvedi Buschini, in particolare, sta dimostrando una grande generosità, nel contributo decisivo alla trasformazione concreta di tante realtà, e nella disponibilità all’ascolto della città e dei suoi diversi mondi vitali.
Più che ipotizzare e tracciare a monte una possibile destinazione per quei luoghi, chi amministra la città dovrà favorire un percorso di ascolto e dialogo aperto, anche attraverso la cabina di regia di “Cremona città universitaria”.
Il messaggio chiaro che ci è arrivato in questi ultimi mesi da tanti giovani e universitari è quello di una fame di musica e di nuovi spazi di svago e di incontro. Uno spunto da tenere in considerazione per quello che potrebbe essere il futuro dell’ex cinema.
I prossimi anni la rigenerazione sarà sempre più al centro delle azioni di recupero del nostro patrimonio architettonico pubblico e privato, con enormi potenzialità per il rilancio del centro storico.
Dal comparto del vecchio ospedale all’area Frazzi, da palazzo Grasselli alla cittadella universitaria, sono ancora tante le sfide che dobbiamo intraprendere ma che abbiamo ben chiare nella direzione di marcia per i prossimi anni”.