Politica

Tacchini: "Serve una revisione
totale di Cremona 20-30"

“La battaglia politica sull’impianto a biometano non è una battaglia di retroguardia tra squadre calcistiche. Ridurre in questo modo la discussione è avvilente e sminuisce il significato delle parole, il ruolo dei candidati sindaci e il ruolo delle istituzioni“. Lo afferma Paola Tacchini, candidata Sindaca Movimento 5 Stelle e Cremona Cambia Musica, a seguito delle dichiarazioni di Andrea Virgilio dopo la conferenza stampa di Forza Italia e Portesani, contrari all’impianto proposto da A2A al confine con Gerre de Caprioli.

“Il comparto di San Rocco – afferma Tacchini – e tutto il territorio cremonese, necessitano di una visione, di un progetto, di un piano energetico comunale e territoriale che tenga conto: della transizione energetica, della decarbonizzazione della economia, della salute dei cittadini e del fatto che volenti o nolenti l’agricoltura e la zootecnia dei prossimi anni dovranno necessariamente subire un cambio radicale, a partire dalla riduzione dei numeri di capi allevati e conseguente riduzione dei reflui.

“Quindi va intrapresa la revisione totale del piano Cremona 20-30, al tempo elaborato da uno “steering committee” (comitato direttivo) a porte chiuse, con una visione autonoma e non a corredo o dipendente dalle scelte di una multiutility.
Difficile andare oltre nel commentare il “manifesto aziendale” del candidato Virgilio. Un manifesto pieno di slogan, semplificazioni che assomigliano a “fake news”.

“Virgilio parte da un dogma, ovvero che il biometano sia uno strumento che genera energia pulita. Peccato che Virgilio si sia dimenticato di citare l’indice di ritorno energetico, che è negativo in molti casi di impianti bioenergetici in real life e che comunque godono di incentivi.
Questi impianti sono impianti energivori e non energetici. Nulla viene detto sugli impatti cumulativi, nulla su quelli odorigeni e sugli impatti del conferimento, come nulla sulla impronta idrica”.

Per la Tacchini, “la prossima amministrazione comunale dovrà ascoltare, collaborare con le associazioni, i comitati e i movimenti per realizzare una vera economia ecosostenibile. Prima la vera politica, i programmi elettorali coerenti con le idee, i progetti sostenibili, i piani energetici condivisi, non gli slogan elettorali”.

 

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