Elezioni 2024

Impianto biometano, centrodestra:
"Fare invece parco fotovoltaico"

Un parco fotovoltaico, invece dell’impianto di biometano: questa la proposta di Alessandro Portesani e della coalizione del centrodestra in merito all’area di via San Rocco, con un netto “no” all’impianto di biometano.

Per la coalizione è fondamentale “ridefinire le priorità energetiche di Cremona e del territorio” ha spiegato in conferenza stampa l’architetto Federico Fasani. “Tutti hanno capito che Il progetto Cremona 20-30 è morto, anzi forse non è mai neppure nato. E’ stato solo un sottile strato di zucchero e spalmato da Galimberti e Virgilio per far inghiaiare ai cittadini il boccone amaro della vendica del 49% di Lgh ad A2A, effettuata ancora una volta senza gara”.

Cremona, per il centrodestra, “non ha bisogno di amministratori accondiscendenti che apparecchiano la tavola alla multi utility lombarda, abdicando al proprio ruolo di indirizzo.

Serve un deciso cambio di rotta,  nuovi amministratori che mantengano la schiena dritta e che tutelino effettivamente gli interessi dei cremonesi, serve una vera discontinuità nel rapporto tra la città e i Comuni confinanti la città e con i cittadini”.

La nuova amministrazione, secondo Portesani, “dovrà ridefinire il proprio il rapporto con A2A, ponendosi obbiettivi chiari e adottando processi più trasparenti”.

I punti saldi della proposta del centrodestra sono molteplici: “Il comparto di Via San Rocco, già gravato dalla presenza di diversi impianti di produzione di energia e di trattamento delle acque reflue, non può essere ulteriormente sacrificato sull’altare del business.

Siamo contrari alla realizzazione dell’impianto industriale di biometano nella collocazione immaginata dalla Giunta Galimberti-Virgilio e adotteremo ogni azione amministrativa utile ad evitare una inaccettabile penalizzazione del territorio. Le forti criticità ambientali e infrastrutturali emerse durante l’istruttoria tecnica da parte di tutti gli enti preposti al controllo, non lascando spazi a ripensamenti.

Vogliamo approfondire tecnicamente la possibilità di realizzazione un parco fotovoltaico sul lato sud-ovest della ex discarica per incrementare la produzione di energia pulita e rinnovabile, evitando inutile consumo di suolo, emissioni in atmosfera, emissioni in falsa, inquinamento derivante dalla movimentazione di liquami e digestato.

Tra gli impegni assunti da A2A nel Memorandum sottoscritto da Galimberti e Virgilio nel gennaio 2021, al punto 6 del cosiddetto “pacchetto base”, compare il progetto delle Energy community città di Cremona, con un investimento stimato a carico della società di 15-21 milioni di euro e la produzione di circa 10/15 MW in 10 anni. Appurato che fino ad oggi non è stato investito un solo euro in questa tecnologica da parte della multi utility nella città di Cremona, e’ urgente ridefinire le proprietà energetiche per la città in un confronto chiaro e trasparente.

L’intervento potrà prevedere anche la realizzazione di un bosco di mitigazione e il mantenimento ad uso agricolo dei terreni circostanti”. 

Per quanto riguarda la piattaforma della raccolta differenziata dei rifiuti, “deve essere integralmente riprogettata negli accessi e nell’organizzazione degli spazio interni, oggi del tutto irrazionali e pericolosi. Dovrà  essere riqualificata la viabilità interna al comparto e i sottoservizi” si legge nella nota del centrodestra. 

Infine, “il futuro dell’attuale termovalorizzatore dovrà essere oggetto di un approfondimento tecnico, scientifico ed economico. E’ necessario valutare con A2A tutti i possibili scenari, compresa la riconversione dell’impianto o la sua dismissione. Nell’attuale Piano Industriale di A2A non abbiamo trovato previsioni di investimenti in questa direzione”. 

La proposta della coalizione “può costituire  un punto di partenza per un rinnovato rapporto di collaborazione positivo e  stabile tra il capoluogo e i comuni del territorio. Lo strumento che immaginiamo per dare forma a questa nuova fase e’ un protocollo d’intesa tra il Comune di Cremona e i Comuni di Gerre de’ Caprili e di Bonemerse, estendibile ad altri comuni del territorio, nel quale vengano definiti gli obbiettivi strategici, le modalità di attuazione, una tempistica credibile, oltre a forme di confronto e di restituzione delle attività svolte con la cittadinanza”. 

L’ attuale Amministrazione Comunale di Bonemerse è disponibilissima al confronto, ora e, se fosse riconfermata, nei prossimi 5 anni, con tutti i candidati alla carica di Sindaco di Cremona e con l’Amministrazione del capoluogo per trovare le sinergie migliori riguardo soprattutto ai quartieri di Bagnara, alle Cà Basse, ad un tratto di via San Rocco, ovvero a quelle aree di Cremona limitrofe a Bonemerse e i cui residenti formano, con i Bonemersesi, la medesima Comunità” ha aggiunto Luca Ferrarini, sindaco del Comune di Bonemerse.

“L’ esperienza fatta negli ultimi 5 anni dà la possibilità all’Amministrazione di Bonemerse di avanzare proposte su come implementare la collaborazione in merito, ad esempio, ai servizi scolastici, a quelli cimiteriali, alla viabilità, ai trasporti pubblici, alla sicurezza urbana.

Inoltre credo che il nostro compito, come amministratori, sia anche quello di rafforzare il sentimento di appartenenza alla Comunità!

Relativamente al tema “biometano”, la posizione contraria dell’attuale Amministrazione Comunale di Bonemerse è nota, così come le ragioni condivise con il Comune di Gerre de Caprioli e il comitato; è evidente che, dato l’iter autorizzativo dell’impianto di A2A, i motivi della nostra contrarietà sono risultati fondati”.

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...