Al Ponchielli si parla di ecoansia
Appuntamento l'8 maggio
«Adolescenza, perché crescere può essere difficile» è il titolo del Talk che andrà in scena mercoledì 8 maggio 2024, alle ore 21, al Teatro Ponchielli di Cremona. Quattro ospiti esperti dialogheranno con i ragazzi e le ragazze per approfondire alcune delle questioni cruciali del nostro tempo: ecoansia, identità di genere, corpo ferito e nuove dipendenze.
Sul palco ci saranno Debora La Pusata (Psicologa clinica e pedagogista ALA Milano Onlus, esperta in tematiche relative all’identità di genere), Alessandra Lupi (Psicologa e psicoterapeuta, esperta in disagio adolescenziale, collaboratrice del Consultorio gratuito dell’associazione Minotauro di Milano), Michele Marangi (Media educator e docente Università Cattolica di Milano esperto in nuove dipendenze) e Sara Segantin (Scrittrice e divulgatrice scientifica, collaboratrice della trasmissione televisiva Geo&Geo).
A tessere la trama della serata sarà la Compagnia dei Piccoli che – fra un intervento e l’altro – porterà in scena tre frammenti emblematici dello spettacolo «Altrove» con la regia di Mattia Cabrini. Conduce Andrea Marchesi di Radio Deejay.
L’evento è nato dall’incontro e dal confronto fra Teatro Ponchielli, Rotary Cremona Monteverdi, ASST Cremona ed è realizzato con il contributo della Provincia di Cremona, Growens e Rotary Distretto 2050; è patrocinato dal Comune di Cremona e si svolge in collaborazione con la Consulta degli studenti di Cremona.
PER CREARE DIALOGO E SUSCITARE INTERESSE
Lo scopo dell’iniziativa è quello di fare informazione e suscitare curiosità, impiegando al meglio lo spazio comunicativo del teatro, per coinvolgere un pubblico di studenti, genitori, insegnanti, educatori, operatori sanitari e socio sanitari e tutte le persone interessate. Si sa, le esperienze relazionali aiutano a crescere e il Talk è pensato per favorire il dialogo e la consapevolezza rispetto all’epoca che stiamo vivendo e ai fenomeni che la caratterizzano.
L’idea originaria del Talk è strettamente connessa al progetto Keep in Mind: Tieni alla Mente, realizzato dalla Neuropsichiatria infantile territoriale e dall’Ufficio Comunicazione e relazioni esterne Asst di Cremona che, nel 2023, ha coinvolto 614 adolescenti attraverso un sondaggio per capire come e se si informano in tema di salute mentale. Gli esiti della ricerca hanno fornito gli elementi per costruire insieme a un gruppo di ragazzi, ragazze e operatori sanitari e socio sanitari una rubrica social sul canale Instagram dell’ASST di cremona (https://www.instagram.com/asstcremona).
ECOANSIA, DI COSA SI TRATTA
L’ecoansia è la profonda sensazione di disagio e di paura che si prova al pensiero ricorrente di possibili disastri legati al riscaldamento globale e ai suoi effetti ambientali. Fortemente presente tra i giovani, interessa in particolare la fascia che va dai 15 ai 25 anni.
In ambito psicologico, da qualche anno a questa parte si è iniziato a parlare di «ecoansia» per riferirsi a forme di inquietudine, senso di colpa e depressione suscitate dal pensiero del cambiamento climatico e di altre criticità ambientali. Nel 2021 il termine è stato accolto nel lessico dell’American Psychological Association, la maggiore associazione di psicologi degli Stati Uniti.
SARA SEGANTIN: «PARLIAMO DEI GIOVANI, MA LI FACCIAMO PARLARE?»
«Ho deciso di partecipare a questo evento perché ho voglia di imparare, sentire, condividere nuovi spunti narrativi e credo sia una buona occasione per farlo», spiega in anteprima Sara Segantin. «Siamo in un momento storico estremamente complesso dove la paura del futuro e l’ansia del presente pervadono ogni istante della nostra vita. Ai giovani viene ripetuto che non sono “abbastanza”: prepotenti e presupponenti, apatici e indifferenti, non vogliono niente, vogliono troppo, non si mettono in gioco, hanno manie di protagonismo. Parliamo per i giovani, dei giovani, ai giovani… i giovani li facciamo mai parlare?».
RICONOSCERE LA PAURA GENERA CORAGGIO
«L’ecoansia è il presente. Con la crisi climatica in atto che riguarda ogni aspetto della nostra vita sempre di più, acquisire consapevolezza significa avere paura, angoscia, a volte terrore. Soprattutto se fai parte della generazione che vede prospettarsi anni complessi e difficili. Più ci si rende conto della realtà delle cose e più appare impossibile uscirne, trovare alternative alle retoriche della violenza e dell’inazione», aggiunge Segantin, autrice fra le altre cose de “Il cane d’oro” edito da Rizzoli.
«Eppure, questa perdita di equilibrio del sistema odierno può essere anche l’opportunità per trovare altre strade, elaborare possibilità, immaginare un mondo più equo e più giusto per tutti. Non credo sia utile negare l’ansia e la paura, quanto piuttosto riconoscerle, parlarne, elaborarle e farne il pretesto per generare coraggio e determinazione, le uniche cure al senso di frustrazione e impotenza che affliggono i nostri tempi».
Per acquistare i biglietti: www.teatroponchielli.it