Elezioni 2024

Roberto Galletti risponde
all'affondo di Chiara Capelletti

“Ho trovato le parole dell’ex assessore alla cultura della giunta Salini, Chiara Capelletti, molto coerenti con il suo percorso politico e con le sue iniziative. Parlo di iniziative perché un politico va valutato su queste e non sulle parole, sono i fatti a chiarirne meglio il profilo e la sostanza”: con queste parole il segretario cittadino del Pd, Roberto Galletti, risponde all’affondo di Chiara Capelletti, che nei giorni scorsi aveva attaccato la Giunta e definito Cremona una città trascurata e rassegnata.

“Non mi sorprende che lei si faccia portavoce del sentimento di rassegnazione: quando lei, assessore alla cultura, governava il territorio provinciale con la giunta Salini, in nome di una esigenza contingente, sostenne la svendita del patrimonio immobiliare della Provincia a vantaggio di un fondo privato. Questo a discapito di un ente pubblico (l’Amministrazione Provinciale) e della nostra città, che perse l’opportunità di valorizzare quel patrimonio per rilanciare alcuni comparti come quello degli ex monasteri.

Lo stesso Oreste Perri, al tempo Sindaco di Cremona (di centrodestra), si oppose a quello scempio consapevole delle ricadute negative su Cremona.

Fortunatamente quella prospettiva di rilancio e sviluppo della città non è andata del tutto perduta. Le successive amministrazioni di centrosinistra non si sono rassegnate, cogliendo l’opportunità dell’investimento privato sul comparto per l’università, per ripristinare la proprietà pubblica e restituire un futuro a un bene comune “strategico” come quello di Santa Monica.

Senza dubbio in tanti anni di governo della città le nostre amministrazioni hanno dovuto fare scelte, dettate da contingenze e, primariamente, da una visione di sviluppo della città e del territorio. Così fece anche l’Amministrazione Provinciale quando c’era Capelletti?

L’ultimo quinquennio, in particolare, si è aperto con una grave pandemia e si conclude con investimenti e cantieri aperti grazie ai finanziamenti del PNRR che hanno proprio lo scopo di rilanciare lo sviluppo sociale ed economico compromesso dal Covid-19.

Il Comune di Cremona ha cercato di non lasciarsi sfuggire alcuna opportunità di finanziamento, proprio perché ha inteso il PNRR come leva per concretizzare una visione e un progetto di città e di territorio. E’ stata una scelta. Per essere finanziati, occorre cofinanziare. Ciò ha senz’altro impattato sulla spesa corrente dedicata alle manutenzioni, di cui Capelletti fa un elenco dettagliato. Abbiamo aperto la campagna elettorale mettendo al centro noi per primi la necessità di riequilibrare gli investimenti anche su interventi ordinari, proprio per non perdere gli effetti degli investimenti straordinari e dei progetti messi a terra per ridare slancio alla città.

A questo punto chiediamo a Capelletti e ai suoi: dopo aver tagliato l’erba, pulito i marciapiedi e coperto le buche, qual è il progetto della destra per la città? Molto semplicemente non c’è”.

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