Cronaca

Guano: dopo un anno la Polfer
torna in stazione. Emergenza finita?

Dopo quasi un anno, il personale della polizia ferroviaria di Cremona è tornato ad occupare gli uffici all’interno della stazione ferroviaria. A fine maggio dell’anno scorso la squadra della Polfer, composta da otto agenti, era stata costretta a trasferirsi temporaneamente alla caserma Marconi di via Massarotti, sede della Stradale, a causa di problemi igienico sanitari dovuti alla presenza di guano e zecche dei piccioni, uno dei parassiti più temuti per la salute degli esseri umani. Le reti che Rfi, proprietaria dei locali, aveva fatto posizionare nell’ambito degli interventi sulla stazione, presentavano delle aperture che le rendevano inefficaci, tanto che i piccioni hanno continuato ad affollarsi indisturbati, aggravando il problema del guano.

Una situazione che era stata più volte segnalata al Compartimento della Polizia Ferroviaria di Milano e alla stessa Rete Ferroviaria Italiana, che nel maggio scorso ha dovuto porre rimedio al grave problema in seguito all’ordinanza comunale (il sindaco è responsabile della pubblica sicurezza anche in materia di questioni igienico sanitarie) che aveva obbligato la proprietaria dei locali ad intervenire. Gli uffici della stazione erano quindi stati chiusi per permettere le operazioni di disinfestazione e di sanificazione.

A distanza di un anno ci sono stati netti miglioramenti, ma i lavori non sono ancora completati. Se l’intervento su tutto il primo binario, dove sono state posizionate nuove reti, è stato efficace, tant’è che l’area è molto più pulita, non è ancora così per il terzo e il quarto binario, dove le reti, che erano già state collocate, non sono però state ancora completate. E nel frattempo i piccioni sono tornati ad insediarsi ovunque e a nidificare, creando ancora sporcizia e disagi ai viaggiatori che in varie occasioni si sono presentati negli uffici per esprimere disappunto.

A suo tempo, a Rete Ferroviaria Italiana era stato segnalato anche lo stato dei locali della Polfer, rovinati dall’umidità e fatiscenti, privi anche di spogliatoi e di spazi adeguati per accogliere gli otto agenti di servizio (la pianta organica prevede la presenza di un massimo di 14 agenti) che hanno solo la disponibilità di poco più di due stanze. Anche la collocazione dei locali, come molti viaggiatori hanno spesso segnalato, non è tra le più felici. L’ufficio della Polfer, a parere degli utenti, andrebbe reso più visibile rispetto alla collocazione attuale, ritenuta troppo nascosta e lontana dall’ingresso della stazione.

Sara Pizzorni

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