Cronaca

San Daniele Po, l'azienda
B&P Recycling verso la chiusura

La B&P Recycling di San Daniele Po, azienda leader a livello nazionale nel riciclaggio delle materie plastiche verso la chiusura. La decisione è stata presa ad inizio gennaio quando la proprietà, al 95% gestita dalla famiglia Colleoni (che ha un 50% in portafoglio alla Colpack di Monrico al Serio), aveva scelto di ridurre i volumi di produzione e fermare gli acquisti esterni di materia prima.

Il primo marzo è stata presentata la domanda di concordato preventivo, accettata il 13 dello stesso mese dal tribunale di Bergamo con la nomina di Tiziano Mazzucotelli a commissario giudiziale.

Ad oggi, l’Ad dell’azienda Cristiano Colleoni, ha scelto la via del concordato liquidatorio dopo che è sfumata l’alternativa della continuità diretta. Mercoledì 17 aprile si è tenuta la riunione tra sindacati e lavoratori, circa 50 i presenti in cui sono stati presentati gli scenari possibili tra la cassa integrazione straordinaria o il licenziamento collettivo. Domani, venerdì 19 aprile, cesserà la produzione.

Tra i principali motivi della crisi che porterebbe alla chiusura, ci sarebbe l’aumento dei costi dell’energia elettrica del 2022 che hanno messo in estrema difficoltà l’azienda energivora. C’è comunque una speranza che qualcuno rilevi il sito.

Il problema della chiusura ha impatti anche per il territorio: la B&P Recycling, fondata nel 2011, recupera le plastiche utilizzate in agricoltura e nell’industria per produrre imballaggi post consumo, i comuni sacchetti della raccolta differenziata. Verrebbe quindi a mancare il riciclo di circa 130 tonnellate al giorno di rifiuti plastici.

Lorenzo Scaratti

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