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Alla Smea l’ambasciatrice
dello European Climate Pact

Di transizione ecologica dei sistemi agricoli parlerà alla Smea Arvea Marieni, Partner e Board Member di Brainscapital e ambasciatrice dell’iniziativa della Commissione europea European Climate Pact.

Il seminario – che si terrà il prossimo 22 aprile, a partire dalle 14.30, presso il Campus di S. Monica dell’Università Cattolica di Cremona ed è aperto al pubblico esterno – è l’occasione per capire cosa sta facendo e cosa potrà fare il mondo agrifood per abbattere l’impatto ambientale delle produzioni agricole e alimentari.

È noto come la trasformazione ecologica dei sistemi alimentari sia una parte significativa della soluzione alla crisi climatica e degli ecosistemi, inclusa la perdita di biodiversità.

L’ultimo Rapporto del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (IPCC) sottolinea che le opzioni di adattamento e mitigazione “terra, acqua e cibo” offrano il potenziale maggiore per rispondere alla crisi climatica. Ma l’attuazione di queste opzioni – tra cui la riduzione della conversione degli ecosistemi naturali e il sequestro del carbonio in agricoltura – richiederà una trasformazione profonda e di ampio respiro.

Agricoltura, silvicoltura e, in generale, usi del suolo sono responsabili di quasi un quarto di tutte le emissioni di gas serra, utilizzano il 70% dei prelievi totali di acqua dolce e un terzo dei prodotti globali destinati al consumo umano va perso o sprecato.

La situazione è già grave. Il cambiamento climatico sta già avendo gravi impatti in Europa, e alcuni degli impatti più forti si fanno sentire sulle rese agricole. In Spagna, il più grande produttore di olio d’oliva al mondo, la produzione è crollata a circa 620.000 tonnellate nel 2023, rispetto alla media quinquennale di circa 1,3 milioni di tonnellate nel 2022, a seguito dell’estate più calda dell’Europa da record. Le perdite economiche negli Stati membri dell’UE attribuite alle condizioni meteorologiche estreme sono in aumento: si stima che siano stati sostenuti 59,4 miliardi di euro e 52,3 miliardi di euro rispettivamente nel 2021 e nel 2022. Le perdite agricole rappresentino oltre il 50% delle perdite totali dovute alla siccità in Europa, con la quota settoriale più alta nella regione mediterranea (60%) e la più bassa nella regione boreale (39%). La fruit valley dell’Emilia-Romagna o la Sicilia battuta dalla siccità non sono sole. In Germania, le perdite annuali di reddito agricolo dovute alla siccità per il solo grano invernale sono cresciute ogni anno dal 2015 al 2019.

Questi impatti si riflettono a livello globale, minacciando la stabilità in diverse regioni e aumentando la probabilità di conflitti e migrazioni legate ai disastri. Fare progressi verso sistemi alimentari sostenibili e resilienti è quindi anche una sana politica economica e di sicurezza.

Di questo si parlerà nel seminario (che si terrà in lingua inglese) organizzato dall’Alta scuola di management ed economia agro-alimentare dell’Università Cattolica di Cremona. Per partecipare o per ottenere il link al collegamento streaming inviare a una email a uff.master-cr@unicatt.it.

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