Spettacolo

Applausi per Widjaja in trio al Mdv
In concerto fra classica e pop

Il titolo della serata, “Stradivari tra antico e moderno”, lasciava già intuire che il concerto avrebbe condotto il pubblico in un viaggio musicale attraverso varie epoche e stili, ma certamente il trio guidato dal virtuoso dell’archetto Iskandar Widjaja con Friedrich Wengler al pianoforte e Paul Kleber al contrabbasso ha sorpreso giovedì l’Auditorium G. Arvedi di Cremona con brani originali anche cantati.

Era l’evento conclusivo della rassegna “L’altra anima del violino”, promossa da Museo del Violino e Unomedia con il sostegno della Fondazione Arvedi Buschini e il patrocinio del Comune, curata nella direzione artistica da Roberto Codazzi che per la sesta edizione ha proposto tre diversi programmi: dall’omaggio ai cremonesi illustri Monteverdi e Mina, alla rivisitazione dei capolavori di Paolo Conte fino all’ultimo appuntamento con un repertorio fra la classica di Beethoven e il pop di Ed Sheeran.

Widjaja, intraprendente violinista tedesco/indonesiano classe 1986, ha eseguito numerosi suoi brani originali dei quali ha spiegato genesi e curiosità al pubblico, cui ha presentato inoltre con orgoglio lo strumento suonato: “È davvero un piacere riportare questo tesoro a casa, lo Stradivari 1690 naturalmente costruito qui e che ora torna nella sua città: è un momento magico!” ha commentato l’artista con manifesta gioia.

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