Economia

Fondi per le filiere produttive: 117
soggetti coinvolti, ecco quali sono

Aziende che lavorano per la terza età, altre per la cosmetica, altre ancora nella componentistica elettrica per il settore nautico.
E poi, c’è tutto il settore zootecnico che coinvolge produttori, trasformatori e ricerca universitaria; quello musicale, che va dai liutai agli studi di registrazione; e ancora l’arte organaria. Sono sei le filiere produttive della provincia di Cremona riconosciute a livello regionale, per un totale di 117 realtà coinvolte, che includono piccole e  medie imprese, artigiani, società di servizi, dipartimenti universitari, associazioni di categoria, enti pubblici.

Si tratta di numeri elevati per un territorio come quello cremonese: solo le province di Milano e Brescia hanno attivato un numero superiore di filiere (rispettivamente 24 e 16) e ovviamente di soggetti coinvolti.

Sono ancora aperti i termini per accedere ai finanziamenti messi a disposizione di Regione Lombardia attraverso un bando da 34 milioni di euro complessivi con l’obiettivo di fare crescere questi sistemi produttivi.

Per il commissario straordinario della Camera di Commercio Giandomenico Auricchio, è una dimostrazione di attenzione da parte di Regione per i territori e si tratta di un’occasione da non perdere: “Il valore aggiunto di questo modello è evidente, le imprese,  le istituzioni e le università hanno imparato a fare sistema. Mi fa piacere evidenziare  che una questi aggregazioni, la filiera della “Golden Age” vede come capofila la Camera di Commercio, che insieme all’Università Cattolica tiene insieme una serie di realtà attive nel settore dell’alimentare e dei servizi per gli anziani.

Ormai l’affiancamento dell’università alle imprese è indispensabile, noi abbiamo due eccellenze universitarie, Politecnico e Cattolica, fondamentali per dare quel contributo scientifico necessario oggi per fare nuovi progetti e nuovi prodotti.

Il contributo significativo che l’assessorato di Guido Guidesi ha inteso dare alle filiere, attraverso questo bando, testimonia, se ancora ce ne fosse bisogno, l’importanza della collaborazione con Regione Lombardia”. gbiagi

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