Cronaca

Alzheimer, proiezione
docufilm al CineChaplin

Mercoledì 17 aprile (ore 20.30), presso il CineChaplin di Cremona si terrà la proiezione del film documentario L’Acqua non muore mai – Cinque domande sull’Alzheimer e l’identità, regia di Barbara Roganti. L’ingresso è a offerta libera, che verrà devoluta  in favore di Aima, associazione Italiana Malattia di Alzheimer, con particolare attenzione al progetto Alzheimer Caffè.

Per l’occasione interverranno Simona Gentile, direttrice sanitaria e direttrice generale di Asc Cremona Solidale, e Alessandra Martelli, psicoterapeuta di Aima.

“Parlare di Alzheimer non è mai semplice, a maggior ragione fuori dai contesti sanitari e di cura” spiegano gli organizzatori. “Con questa serata si vuole portare al cinema, luogo trasversale e democratico, questo tema per provare ad abbattere l’isolamento, il senso di pudore e lo stigma che le persone con Alzheimer e le loro famiglie vivono quotidianamente.

Il cinema è un luogo per tutti ed è giusto che ogni aspetto della realtà vi trovi ospitalità e rappresentazione. Grazie a questa iniziativa si sosterranno anche le attività di una realtà cremonese dove le persone coinvolte da questa malattia, direttamente o indirettamente, possono trovare assistenza e sollievo: il Caffè Alzheimer gestito dall’Associazione Aima Cremona”.

L’ASSOCIAZIONE

Aima, nata nel 1985, è una storica organizzazione italiana no-profit che si occupa di Alzheimer con una particolare attenzione alle necessità delle famiglie, dando loro voce e offrendo loro occasioni informative, formative e di sostegno.

Da molti anni Aima ha aperto a Cremona l’Alzheimer Caffè, un luogo terapeutico non istituzionalizzato di sollievo familiare, finalizzato all’accoglienza e al supporto di persone con declino neurocognitivo o demenza e dei loro familiari, offrendo vari servizi di sostegno tra cui terapie non farmacologiche e supporto psicologico. L’Alzheimer caffè si integra con gli altri servizi territoriali dedicati alle persone con demenza.

IL FILM
L’acqua non muore mai. Cinque domande sull’Alzheimer e l’identità affronta i temi della relazione, dei ricordi e dell’identità delle persone che vivono con l’Alzheimer, e dei/delle loro cari e care. Siamo una società che invecchia rapidamente, e che allo stesso tempo vive un pregiudizio verso l’essere anziani.

Tra i terrori più grandi ci sono la perdita dell’autonomia, dell’identità, e l’onere doloroso dell’accudimento. Il documentario affronta questi temi non con l’intento di fornire una soluzione ma di cominciare a porci insieme domande nuove. Partendo dalla storia di Giuliana e da alcune frasi scritte da pazienti con diagnosi d’Alzheimer, l’opera percorre un viaggio fatto di incontri e piccoli cambiamenti quotidiani, per arrivare a scoprire che anche l’Alzheimer può offrire anche una opportunità di crescita, e che è possibile costruire “protesi” per compensare la perdita della memoria.

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