Dopo l'annuncio di Giovetti, tempo
di riflessioni nella Lega cittadina
L’annuncio della discesa in campo come candidato sindaco di Ferruccio Giovetti con una sua lista civica spariglia le carte nel centrodestra cremonese. Già confermata la presenza in lista di Pietro Burgazzi, militante storico della Lega da cui però era uscito per aderire a Fratelli d’Italia; ma anche quella di Alessandro Carpani, da tempo uscito dalla scena politica ma con una lunga militanza nella Lega, e di Ilenia Cirrone, la prima dei non eletti nelle scorse elezioni, sempre nella lista della Lega.
Proprio il partito di Salvini sembra essere quello più in fibrillazione in queste ore, tanto che era circolata la voce delle dimissioni da segretario cittadino di Mirko Poli, che però smentisce, pur lasciando intendere che il momento è delicato.
“Le persone sono libere di poter scegliere dove fare e cosa fare – ci spiega riferendosi alla capacità attrattiva della lista di Giovetti -. C’è stata una decisione presa dai vertici provinciali delle segreterie per andare verso una direzione unica, cioè la scelta del candidato sindaco condiviso, e la segreteria cittadina della Lega – ma credo di poterlo dire anche per FDI e FI – ha supportato le segreterie provinciali”.
In altri termini, “la segreteria cittadina si è messa al servizio“, afferma Poli, aggiungendo che “il momento è molto delicato, la partita da giocare è tra le più difficili e sono entrati in campo giocatori che possono creare disturbo”, in riferimento appunto a Giovetti.
Discorsi che possono far preludere a decisioni personali nelle prossime ore, non prima però di avere espresso il msismo apprezzamento per Simona Sommi, capogruppo della Lega in Consiglio comunale, e Alessandro Fanti, un altro fedelissimo: “Simona ha fatto un lavoro egregio per 5 anni portando i valori della Lega in sede di consiglio; una persona di valore che non ha rappresentato non solo le istanze della Lega ma anche le speranze e i desideri dei cittadini cremonesi, relativamente a temi come la sicurezza e non solo. Questo glielo dobbiamo”. gbiagi