Economia

Cgil e Uil ancora in sciopero
l'11 aprile: "Dignità sul lavoro"

Lo sciopero dello scorso novembre di Cgil e Uil

Sciopero nazionale di quattro ore indetto per giovedì 11 aprile, insieme ad una grande manifestazione nazionale a Roma il 20 aprile sui temi della sanità, della sicurezza sul lavoro e del fisco, sono i primi appuntamenti di CGIL e UIL per quella che sarà una lunga stagione di mobilitazione “per dare un segnale al Governo, al Parlamento, al Paese. Il mondo del lavoro è stanco e chiede un cambiamento, una fase di confronto vero per produrre dei risultati tangibili a risposta di una situazione non più sostenibile”.

Lo affermano Elena Curci, Segretaria Generale CGIL e Germano Denti, coordinatore UIL Cremona, annunciando la manifestazione che interesserà anche Cremona, con un presidio in Largo Boccaccino dalle 10 alle 12.

“A novembre, quando abbiamo riempito molte piazze, tra cui quella di Cremona – dichiara Curci – ci eravamo presi l’impegno di proseguire e rilanciare la mobilitazione fino a quando sarà necessario e fino a quando non avremo ottenuto dei risultati”.

“Non dimentichiamo quello che è successo a Firenze, dove cinque operai hanno perso la vita in un cantiere Esselunga, così come non dimentichiamo nessuna delle tragedie che quotidianamente accadono sul lavoro – prosegue Curci – tragedie che si susseguono senza sosta, ad ogni latitudine del nostro Paese e che riflettono il livello inaccettabile a cui sono giunti la svalorizzazione delle persone che lavorano e l’imbarbarimento di un modello economico e di impresa fondato sul massimo ribasso, sulla mercificazione e lo sfruttamento del lavoro”.

“Se la politica si nasconde dietro promesse e slogan bugiardi che non mettono al centro il rispetto e la vita delle persone, passando dalla sicurezza nei luoghi di lavoro alla sanità pubblica garantita per tutti e ad una scuola moderna e inclusiva credibile, non potremo definirci un paese civile” incalza  Denti.

Le richieste sono anche quelle di una vera Riforma Fiscale equa e progressiva, perché in questo Paese, mentre lavoratori dipendenti e pensionati pagano oltre il 90% delle tasse, intere categorie economiche continuano a non pagare fino al 70% delle imposte dovute, e l’evasione continua ad essere pari a 90 miliardi l’anno.

“Questo Governo decide di non contrastare l’evasione fiscale che, anzi, viene persino ‘legalizzata’ con definizioni agevolate strutturali e con il concordato biennale preventivo, continuando a tassare meno il lavoro autonomo e le rendite finanziarie e immobiliari rispetto ai lavoratori dipendenti e pensionati” proseguono Curci e Denti.

Forti le critiche contro strumenti quali i voucher, il part-time imposto, i contratti a termine della durata di pochi mesi.

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