Cronaca

Violenza domestica, dopo oltre
un anno lei denuncia il compagno

Non ha fine la sequela di provvedimenti giudiziari nei confronti di uomini violenti nei confronti delle compagne. I carabinieri ne hanno dato esecuzione in due occasioni il 27 e il 28 marzo, in un caso a Soresina, in un altro a Paderno Ponchielli e in entrambi il tribunale di Cremona ha disposto l’allontanamento dalla casa famigliare e il divieto di avvcinamento.

Il caso di Soresina parte dalla denuncia di una donna che dopo oltre un anno di maltrattamenti e vessazioni ha deciso pochi giorni fa di denunciare il compagno ai militari del posto. L’ultimo episodio è stato determinante nel far decidere la donna, che dopo essere stata malmenata e minacciata di morte a seguito di una discussione per futili motivi, si è trovata costretta ad allontanarsi da casa trovando riparo sul posto di lavoro.

La donna conviveva con l’uomo da circa quattro anni. All’inizio tutto andava bene, ma dalla metà del 2022, il rapporto si era incrinato e da poco più di un anno le cose erano decisamente peggiorate, complice l’abuso di alcolici da parte dell’uomo, che lo rendevano particolarmente aggressivo.
La donnaha riferito che l’uomo aveva iniziato a tenere atteggiamenti di continuo controllo nei suoi confronti, monitorando il suo telefono cellulare. Più volte l’ha picchiata con pugni, calci, schiaffi e tirate di capelli, arrivando a minacciarla di bruciarla e ucciderla. Il motivo era sempre lo stesso: l’ossessiva gelosia che lo portava a chiedere conto di tutti gli spostamenti della vittima e delle persone da lei frequentate, appropriandosi spesso del suo telefono per verificare con chi avesse contatti.

Quando incontrava le resistenze della donna, che aveva messo un codice di blocco al telefono, la picchiava ripetutamente, rompendole il telefono. In una occasione, si era arrabbiato perché, su un social, la compagna aveva accettato l’amicizia di alcune persone che lui non gradiva, arrivando a colpirla con violenza. Queste condotte violente e di controllo costante si susseguivano con regolarità, tanto che l’uomo svegliava di notte la parte offesa per interrogarla sulle sue frequentazioni e amicizie.

Negli ultimi giorni, a causa del suo stato di alterazione dovuto all’abuso di alcol, i comprtamenti violenti si erano aggravati: dopo l’ennesima scenata di gelosia, l’aveva colpita con pugni e calci, le aveva tirato addosso diversi oggetti e le aveva gettato addosso dell’acqua, rubandole il telefono per consultare messaggistica e applicazioni. Alla richiesta di riavere il telefono, nel timore di essere nuovamente malmenata, è scappata di casa.

Da qui la decisione di recarsi dai carabinieri, ormai esasperata da queste situazioni quotidiane. Avviate le indagini, i militari hanno trovato riscontro a quanto riferito dalla vittima. L’autorità giudiziaria ha quindi emesso il provvedimento a tutela dell’incolumità fisica della donna, imponendo all’uomo di allontanarsi dalla casa familiare e di non avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla vittima, vietandogli anche di comunicare con lei con qualsiasi mezzo. gbiagi

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