Cronaca

Ecco di nuovo il ladro "seriale"
di bici. Altro furto e condanna

L'imputato in una immagine del 2016

Un “habitué” delle aule dei tribunali, Antonio Galdini, 60 anni, calabrese residente a Cremona, considerato ladro “seriale” di biciclette. Stavolta il giudice lo ha condannato a un anno, quattro mesi e 416 euro di multa per furto, l’ennesimo, commesso il 28 giugno del 2018: una bici da donna rubata dopo che l’imputato si era introdotto all’interno del cortile di un condominio di via Giordano a Cremona. “Sì, l’ho fatto”, ha ammesso lui in aula, “è stato uno sbaglio. Mi ha chiamato la polizia e l’ho restituita. Mi scuso”. Agli atti, però, non c’è la prova che la bici fosse stata restituita. Per lui, il pm aveva chiesto una pena di due anni e 620 euro di multa.

Nell’aprile dell’anno scorso, Galdini, tuttora in carcere, aveva rimediato un’altra condanna a 2 anni di reclusione e 618 euro di multa per un furto commesso alle 5 del mattino del 19 febbraio del 2019. Tre le bici portate via da un’area privata di un condominio di via Cazzaniga a Cremona.

Nell’ottobre del 2022, il 60enne, in seguito ad un altro colpo, era stato arrestato e condannato a 3 anni e 1 mese di reclusione con sentenza emessa dal tribunale di Cremona e diventata definitiva il 29 settembre del 2022. Anche in quel caso si era intrufolato in un condominio del centro di Cremona, appropriandosi di due bici di proprietà di una residente.

Il curriculum criminale di Galdini, assistito dall’avvocato Raffaella Parisi, racconta di decine di denunce per analoghi furti messi a segno sia per strada che all’interno di abitazioni private, oltre ad altri reati contro il patrimonio.

Nel febbraio del 2018 aveva rubato una bici chiusa con la catena e parcheggiata nel cortile della caserma dei carabinieri del Nas in via Carnevali. Per quel furto, Galdini era stato condannato a 7 mesi di reclusione e a 180 euro di multa. L’imputato aveva rubato la bici al carabiniere portandola via di peso, ma era stato ripreso dalle telecamere del palazzo di fronte alla sede del Nas. Trovatosi di fronte ai carabinieri che lo avevano riconosciuto, il 60enne, di sua spontanea volontà, aveva riconsegnato la bici, una City bike bianca e marrone.

Anni fa era stato beccato dalle telecamere di piazza Roma mentre portava via alcune bici dalle rastrelliere dopo aver tranciato le catene. “Ho rubato per fame”, aveva detto al giudice in un altro processo in cui aveva patteggiato 5 mesi e 200 euro di multa. “Ho rubato le biciclette per poi rivenderle a dieci euro. Non mi piace fare queste cose, ma non c’è lavoro. Pago l’affitto grazie a mio fratello che mi aiuta”.

Ma per l’imputato, ex muratore, disoccupato, alle spalle una vecchia condanna per spendita di banconote false e un arresto sempre per furto di bici, le biciclette non sono un mezzo per ottenere del denaro, ma una vera e propria passione. Ne vede una che gli piace, la prende, ci fa un giro e poi la abbandona per le vie di Cremona. Numerosi i furti compiuti, a partire dal 2014. A suo carico oltre dodici denunce e nel 2016 le prime condanne.

Sara Pizzorni

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