Lettere

Centrosinistra disperato
mi attacca personalmente

da Alessandro Portesani

“La disperazione regna nel centro sinistra cremonese consapevole che, oramai da tempo, i cittadini di Cremona, gli hanno voltato le spalle. Così un consigliere e un assessore che sostengono una giunta che ha l’urgenza di giustificare agli elettori quello che non ha fatto negli ultimi dieci anni mi attaccano sul piano personale per il mio lavoro svolto fuori dalla politica. Io per fortuna un lavoro ancora ce l’ho.

Per altro un attacco da una forza politica denominata “Fare nuova la città” che in dieci anni di amministrazione non ha fatto che potenziare i centri commerciali che hanno distrutto il centro storico e il commercio di vicinato. Che ha gestito le vicende culturali di questa città, vedi il teatro Ponchielli, con familismo e amichettismo. Che non ha fatto nulla perché il territorio non diventasse terra di conquista delle grande multi utility. Che ha ridotto le strade in perfetti colabrodo.

La vicenda è chiara. Si accusa la cooperativa il Cerchio che ho fondato e da cui mi sono dimesso per non trascinarla nella contesa elettorale, di non aver curato a sufficienza il verde pubblico nella zona del Cambonino.

Addirittura con la scorrettezza di mettere in bocca a me queste parole. Orbene l’assessore dovrebbe rivolgere queste accuse a se stesso, perché noto universalmente che è Aem che sulla base delle risorse stanziate dal comune, dà indicazione agli appaltatori quando procedere agli interventi. Lo stesso comune è sempre stato di braccino stretto e ha finanziato molti meno interventi del necessario. Per altro senza mai muovere alcuna contestazione alla cooperativa sulla qualità del lavoro svolto nel quartiere, non avendone alcun motivo.

E questo è ancor più chiaro perché con la nuova gara in corso per il verde al Cambonino l’assessore ha alzato l’asticella e il prezzo è stato rivisto molto al rialzo. Le elezioni incombono cari Zanacchi e Manfredini, e allora correte ai ripari e mettete inutili pezze.

Zanacchi, assessore della giunta Galimberti-Virgilio fa uno strafalcione da matita blu: che io avrei poco rispetto per gli operatori della cooperativa che ho fondato e che mi sarei dimenticato che il quartiere Cambonino era inserito nel lotto di appalto da loro gestito. Per come e quanto sono abituato a lavorare io è ovviamente da escludere che non sapessi chi gestiva il verde in quel quartiere e la mia considerazione verso tutti gli operatori del settore cooperativo è autentica e precedente alla scadenza elettorale.

Invito l’assessore Zanacchi quando vuole a un confronto pubblico aperto alla cittadinanza sul tema del verde pubblico. Ci sarebbero molte cose da spiegare ai cittadini, che non dipendono dagli appaltatori.

Ho l’impressione che il trascinare in polemica politica la cooperativa sociale che ho fondato – e da cui mi sono dimesso mesi fa – sia il più recente tentativo di imbavagliarmi degli esponenti della giunta Galimberti-Virgilio. Non funzionerà nemmeno stavolta” “ll diavolo fa le pentole e non i coperchi”.

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