Cronaca

Liuteria patrimonio Unesco,
sotto la lente il secondo Ottocento

Capire la storia conoscere il presente. È questo il tema conduttore per il 2024 delle attività del Piano di salvaguardia del saper fare liutario cremonese, patrimonio immateriale dell’Umanità – UNESCO dal 2012.

Gli studi e l’impegno di quest’anno saranno – focalizzati sulle vicende della liuteria cremonese dalla seconda metà dell’Ottocento ai primi anni del XXI secolo – sono stati illustrati nel corso di un incontro, tenutosi a Palazzo Comune, presente il sindaco Gianluca Galimberti, affiancato da Chiara Bondioni, dirigente del Settore Cultura e Turismo del Comune, al quale hanno partecipato, in qualità di esperti, Fausto Cacciatori, conservatore delle Collezioni del Museo del Violino, Marco Malagodi, responsabile del Laboratorio Arvedi di diagnostica non invasiva (Università di Pavia), Fabio Antonacci, responsabile tecnico del Laboratorio di acustica musicale (Politecnico di Milano), Fabrizio von Arx, direttore artistico della Fondazione Casa Stradivari, e Davide Sora, liutaio e docente masterclass della Fondazione Casa Stradivari.

Le attività previste saranno dedicate sia alla formazione, con seminari e workshop di approfondimento, destinati a pubblici diversi, sia allo studio delle fonti d’archivio. Obiettivo principale: riscoprire e recuperare conoscenze sul periodo storico individuato, iniziando dal patrimonio materiale delle collezioni museali, dagli insegnamenti della Scuola Internazionale di Liuteria e, per quanto riguarda i tempi più recenti, dalle attività di ricerca promosse dall’Ufficio per l’Unesco in collaborazione con il Museo del Violino, il Laboratorio Arvedi di diagnostica non invasiva dell’Università di Pavia e quello di acustica del Politecnico di Milano.
Lo studio multidisciplinare, che ha qualificato l’attività di questi ultimi anni, riguarderà gli strumenti delle collezioni museali del periodo storico in esame. La restituzione alle comunità prevede, come in passato, la contestualizzazione storica, gli aspetti organologici, la presentazione dei risultati delle indagini eseguite presso i laboratori, partendo dalla conoscenza derivata dallo studio degli strumenti cremonesi dei secoli precedenti. Le sessioni si concluderanno con l’esame diretto degli strumenti da parte dei liutai e dei diversi studenti di liuteria e del Conservatorio presenti a Cremona.

In particolare, i lavori si concentreranno sui seguenti violini storici:
Nicolò Amati Hammerle 1658c.
Francesco Rugeri 1680c.
Guarneri del Gesù Stauffer 1734
Enrico Ceruti 1868
Gaetano Antoniazzi 1886
Giuseppe Beltrami 1872
Carlo Bosi 1924
Giuseppe Fiorini 1924
Luigi Digiuni 1933
Ferdinando Garimberti 1937
Gaetano Sgarabotto 1924
Andrea Mosconi 1951
Renato Scrollavezza 1958
Giorgio Cè
Marcello Ive
Primo Pistoni
Hinsberger
Francesco Bissolotti 1988


Il 9 maggio,
nella sede di Cremona dell’Università Cattolica, è prevista una giornata di studi dal titolo Promozione e protezione dell’elemento. Identità ed etica. Conoscere i valori, capire il presente volta a descrivere e restituire i primi risultati di questa parte di percorso, e dedicata al “patrimonio culturale fra materiale e immateriale”, con un approfondimento del caso della liuteria. Sarà ospite la delegazione italiana permanente presso l’UNESCO.

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