Cronaca

Estrasse coltello dopo lite
con marito, donna a processo

Estrasse coltello dopo lite con
marito, donna a processo

Un caso di codice rosso al maschile è approdato in tribunale, in un’udienza in cui l’imputata è una donna, accusata di aver aggredito e minacciato il marito con il coltello. La vicenda risale alla notte tra il 21 e il 22 luglio 2021.

Quel giorno era stato l’uomo a chiamare il 112. E ai Carabinieri intervenuti sul posto aveva mostrato i video fatti alla donna mentre lo minacciava con il coltello. Sul suo corpo, c’erano dei segni di percosse sul volto, sul collo e sulle natiche, come ha detto in aula il vice comandante dei Carabinieri di Sospiro, che erano intervenuti sul posto.

Diversa, tuttavia, è stata la versione dell’imputata, professionista e artista, assistita dall’avvocato Luca Curatti, che a sua volta aveva denunciato il marito, il giorno dopo, per motivi analoghi. La donna, sentita in aula, ha raccontato che “quella vicenda era stata la ciliegina sulla torta, di una storia fatta di violenze psicologiche nei miei confronti. Il nostro matrimonio era già finito, e lui era diventato paranoico, mi seguiva, spiava i miei spostamenti con il gps della vettura”.

Quella notte, quando la donna era andata a coricarsi, dopo una telefonata, era scattata l’ennesima lite. “Avevo voluto registrare la conversazione, perché volevo portarlo a dichiarare delle violenze che aveva fatto su di me nel 2018, in modo da avere in mano delle prove. Ma quando ha visto che avevo la luce del registratore accesa, mi ha preso il telefono e lo ha lanciato a terra. Quindi mi ha bloccato i polsi, e io ho cercato di divincolarmi, tirandogli dei calci. Poi sono riuscita a scappare in cucina. Lì ho preso un coltello e glielo ho puntato contro, minacciandolo che se non mi avesse lasciato stare gli avrei fatto qualcosa. Lui allora si è messo a fare quei filmati”.

Una storia di esasperazione, quella raccontata dalla donna che, alla domanda “gli ha dato una coltellata?” ha risposto “Purtroppo no”. “Vivevo sotto minaccia costante” ha spiegato al giudice. “Mi diceva che me le avrebbe fatte pagare tutte”.

C’è anche un altro episodio che viene contestato alla donna: il 21 settembre dello stesso anno, mentre i due si trovavano con i figli al Mac Donald, nel parcheggio lei avrebbe schiaffeggiato il marito, tanto che alcuni testimoni avevano chiamato i Carabinieri. A raccontarlo, appunto, un ragazzo, che avrebbe visto tutto. Diversa la versione dell’imputata: “Mi sono accorta che mi stava registrando, così sono uscita, e mi ha seguita, spintonata e presa per i polsi” ha detto. Il processo è stato rinviato al 3 giugno. lb

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...