Cronaca

La spinse giù dall'auto per
rubargliela: a processo per rapina

L’avrebbe spinta giù dalla sua stessa auto, per poi mettersi al posto di guida e scappare: a processo è finito un giovane, accusato di rapina nei confronti di una ragazza, all’epoca 23enne. Al banco dei testimoni, lunedì mattina, si è seduta la giovane, ora 28enne, che ha raccontato la vicenda.

I due si erano conosciuti su Instagram, e dopo uno scambio di messaggi durato alcuni giorni, si erano accordati per incontrarsi. Il primo appuntamento era stato nel pomeriggio del 21 luglio 2019, in un centro commerciale cittadino. La ragazza si era presentata insieme ad un’amica, e i tre erano stati insieme un’oretta, accordandosi poi di rivedersi la sera stessa, per andare insieme alla festa della birra a Cignone.

“Siamo andati tutti e tre insieme, con la mia auto” ha raccontato la giovane. “Poi, però, ha iniziato a fare discorsi strani. Voleva che andassi a dormire con lui in un bed and breackfast che aveva prenotato per la notte”. Secondo la ricostruzione della ragazza, i due avrebbero iniziato a discutere mentre si trovavano alla festa. “Ha iniziato a strattonarmi e a spingermi, quindi ho deciso di allontanarmi. Io e la mia amica siamo scappate via. Poi lei mi ha aspettato in una strada mentre andavo a prendere l’auto”.

E in quel momento, secondo la ricostruzione della presunta vittima, il giovane sarebbe entrato in azione, prima salendo con lei sull’auto, poi spingendola giù dal posto di guida, facendola cadere a terra, per poi mettersi al volante e partire, lasciandola lì.

“Ho chiamato la mia amica ma non siamo riuscite a fermarlo. Così ho chiamato il 112” ha raccontato ancora la giovane. Sul posto erano poi intervenuti i Carabinieri, che un’ora dopo hanno ritrovato l’auto abbandonata in zona.

La borsetta, che era rimasta all’interno, era sul sedile con tutti i documenti sparpagliati, e mancava la patente. Secondo quanto dichiarato dalla ragazza – sebbene la cosa non appaia in denuncia – sarebbe sparita anche l’autoradio. Dopo aver sentito le testimonianze dell’accusa, il processo è stato poi rinviato.

Laura Bosio

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