Cultura

Antiche mappe tra scienza ed arte
Incontro con “Gli Ex dell'Aselli”

“Il mondo di carta: antiche mappe tra arte e scienza”. Questo il titolo dell’incontro che si terrà venerdì 22 marzo alle 16.30 nella sala conferenze “Virginia Carini Dainotti” della Biblioteca statale di via Ugolani Dati 4.

L’appuntamento, che si inserisce all’interno del ciclo di conferenze “Quale scienza per quale società?”, è organizzato dall’associazione “Gli Ex dell’Aselli” in collaborazione con la Biblioteca Statale di Cremona.

Relatori saranno  Giovanni Fasani, medico e studioso di storia della grafica e Raffaella Barbierato, musicologa e direttrice della Biblioteca Statale di Cremona.

Un viaggio tra le mappe dalla loro origine al ‘600, secolo dei grandi geografi olandesi e italiani, fino ai primi del ‘700 senza dimenticare il nostro artista e storico Antonio Campi, che, seppur limitatamente alla nostra città e alla nostra provincia, dimostrò senza dubbio le sue doti di geografo al passo con i tempi. Un excursus che farà cenno a come le mappe, oltre che al naturale significato geografico e cosmografico, assunsero rilevanza nel campo  dell’arte e divennero strumento politico al servizio dei nobili e dei sovrani.

Ogni epoca, fin dalla preistoria, ha dato una rappresentazione simbolica del mondo o della volta celeste fino ad allora conosciuti e per far questo ha utilizzato un insieme di conoscenze scientifiche, tecniche e artistiche usando i materiali di cui disponeva, pietra o carta, con modelli piani o sferici e fornendo così alla società informazioni geografiche, politiche, statistiche, culturali.

Dopo la conferenza verrà inaugurata la mostra dallo stesso titolo che rappresenta ancora una volta la sinergia tra collezionismo privato e patrimonio pubblico, proponendo materiale tanto della collezione di Gianni Fasani quanto della Biblioteca Statale di Cremona.

Il percorso si focalizza soprattutto sulle prime rappresentazioni del globo terrestre legate alle grandi scoperte geografiche, in epoca moderna, dall’Isolario del Bordone (1534) al globo del Mercatore (1541) al Theatrum OrbisTerrarum dell’Ortelio (1570), il primo atlante dell’età moderna; un affascinante viaggio tra le rappresentazioni geografiche dalle più antiche mappe di Tolomeo, di Cantino , di Blaeu fino ai primi anni del 700’. Come sempre non mancherà nemmeno un registro più locale legato al territorio cremonese e alla città di Cremona, dove la mappa del Campi del 1585 supera la dimensione puramente geografica e urbanistica per restituire un vero affresco sociale della città.

L’evento, particolarmente interessante sia sul piano scientifico che artistico, è aperto a tutta la cittadinanza. La mostra resterà allestita fino al 20 aprile e sarà visitabile anche dalle scuole che la proponessero a docenti e studenti.

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