Cultura

Le "visioni" di Milioli in mostra
nel chiostro di palazzo Duemiglia

Nicola Milioli davanti ad alcune delle sue opere

E’ stata inaugurata domenica 3 marzo alle 17:30, la mostra personale di Nicola Milioli, allestita dal Centro Pinoni, nelle sale del Chiostro di Palazzo Duemiglia (Largo Carelli, 4) di Cremona

La mostra dal titolo “Visioni”, sarà introdotta dal recital delle poetesse Piera Cuzzoli e Vittorina Sarzi. Milioli è un pittore autodidatta.

“Il suo stile figurativo gestuale – spiega il curatore, Simone Fappanni – si caratterizza per una notevole caratura meta-rappresentativa. Al centro della sua ricerca c’e la figura femminile, resa secondo dei raffinati nudi che popolano scene concertate dai profondi rimandi simbolici che inducono alla riflessione. Infatti, per Milioli, il nudo ha una funzione propriamente artistica, calandosi in situazioni che dal reale all’immaginario diventano vere e proprie visioni“.

Milioli nasce a Mantova e si i avvicina al mondo del disegno creativo e della pittura già nei primi anni di studio. Dottore commercialista, ha ripreso a lavorare intensamente con tele e tavolozze durante il primo lockdown, pervenendo a ragguardevoli risultati. Ha esposto, con successo in Italia e in Francia, riscuotendo un notevole interesse da parte di collezionisti e gallerie.

Da un biennio collabora con la Galleria “Solis” di Brescia, collaborazione questa che lo ha portato ad esporre le proprie opere dapprima alla collettiva presso Palazzo Bagnani Dandolo ad Adro in occasione di “BerScia”, Bergamo e Brescia capitali della cultura e, successivamente, alla “Mostra ispirata al Cambiamento” presso la sede di Solis nella città della Leonessa.

“Più volte – afferma l’artista – mi è stato chiesto della mia filosofia pittorica e del perché nei miei quadri io ritragga sempre personaggi femminili nudi. La risposta a questa domanda è tanto semplice quanto immediata. Partiamo dal presupposto che ogni mio dipinto rappresenta una storia che io voglio raccontare, uno stato d’animo momentaneo che comunico tramite il dipinto su tela. Utilizzo personaggi femminili per ribaltare una prassi consolidata e cioè che la storia sia sempre stata scritta dagli uomini. Ritrarre personaggi femminili significa riportare sul palco della storia stessa le donne che troppo spesso, salvo qualche rara eccezione, sono sempre state relegate nel ruolo di comprimarie. I personaggi inoltre sono ritratti completamente nudi per spogliarli di qualsiasi artificio e dare un significato di assoluta verità in quanto, quando una persona è nuda, non ha nulla più null’altro da nascondere”.

La rassegna è visitabile gratuitamente da lunedì a sabato dalle 14,30 alle 16,30 fino al 26 marzo.

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