Cronaca

Bancarotta fraudolenta
Ai domiciliari titolare di start up

La Guardia di Finanza di Cremona ha eseguito ieri 13 marzo la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti dell’Amministratore Unico di una S.r.l. di Cremona portata al fallimento con la complicità di altre persone che nel tempo avevano assunto il ruolo di legali rappresentanti.

L’arrestato è residente in provincia di Brescia; questa mattina era previsto l’interrogatorio di garanzia.

Il meccanismo svelato dalle Fiamme Gialle consisteva nel coinvolgere risparmiatori privati con la promessa di facili guadagni legati alla sottoscrizione di un prestito obbligazionario finalizzato all’avvio di una start-up innovativa nel campo della produzione di gelati.

L’attività investigativa, delegata alle fiamme gialle del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria Cremonese dalla Procura della Repubblica di Cremona, è partita da una denuncia querela per truffa di due risparmiatori che, dopo aver ricevuto le prime cedole di rimborso, alla richiesta di rientrare dal prestito, hanno ottenuto solo la vaga promessa della restituzione delle somme investite, mai riavute indietro. Da qui la denuncia per truffa e l’avvio dell’indagine.

Nel corso dell’attività sono stati effettuati accertamenti bancari per verificare l’origine dei fondi accreditati sui conti bancari ed il loro successivo utilizzo. Grazie a falsi aumenti di capitale e false poste di bilancio, i truffatori hanno beneficiato di finanziamenti bancari per oltre 2,5 milioni di euro. La quasi totalità dei fondi accreditati sono stati veicolati sui conti personali degli indagati e su rapporti intestati ad una società sempre riconducibile a loro.

I reati ipotizzati sono bancarotta fraudolenta, autoriciclaggio e indebita percezione di erogazioni pubbliche, dal momento una parte dei finanziamenti bancari ricevuti erano garantiti dal Mediocredito Centrale.

Complessivamente le indagini coinvolgono persone con ruoli e funzioni diverse all’interno delle compagini societarie.

Il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari e, per il principio della presunzione di innocenza, la responsabilità delle persone sottoposte ad indagini sarà definitivamente accertata solo dopo l’eventuale condanna.

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