alla Juve Stabia: 2-1
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Egregio direttore,
apprese dalla stampa le dichiarazioni dell’AD di A2A Mazzoncini sugli investimenti che la multiutility intende realizzare nella nostra provincia, ed in particolare sul comparto del Parco del Po e del Morbasco, interessato dalla presenza di tre impianti gestiti da quella società e dal progetto di realizzazione dell’impianto a Biometano, interveniamo per stigmatizzare con fermezza il tono utilizzato che riteniamo offensivo.
Tacciare i residenti di una delle città più inquinate d’Europa di essere affetti dalla sindrome di Nimby con l’arroganza di chi sventola la bandiera dello strapotere economico è solo un poco gradevole tentativo di denigrare e ridimensionare un movimento di cittadini e Amministrazioni Locali che si è organizzato nei modi previsti dalla Legge per difendere i propri interessi legittimi, il proprio territorio ed i beni comuni che lo caratterizzano.
Di fronte alle tante evidenze inoppugnabili illustrate in sede pubblica ed eccepite in sede di Valutazione di Impatto Ambientale dal Comitato Biometano Cremona e dalle Amministrazioni Comunali di Gerre de’ Caprioli e Bonemerse, riteniamo irricevibile la prepotenza dei toni con cui la società che si è voluta spacciare per la “multiutility dei territori” sostiene i propri progetti in barba ai vincoli presenti.
Mentre gli studi epidemiologici ci confermano che nel nostro territorio si muore di più, i bambini si ammalano di più e necessitano di assumere più farmaci della media, non possiamo tollerare che soggetti privati insultino i cittadini senza alcun rispetto per i vincoli urbanistici e naturalistici presenti sul Parco del Po e del Morbasco.
Sottolineiamo inoltre come ancora una volta è la stessa Società a smascherare la narrazione del Sindaco Galimberti che prometteva, ancora una volta, lo spegnimento dell’inceneritore in luogo del nuovo impianto di Biometano: non è così! Nella logica aziendale di A2A gli impianti lavorerebbero insieme e per l’inceneritore si prevede un utilizzo di almeno altri 12 anni.
Auspichiamo che tutte le forze politiche sollevino con noi l’enorme problema democratico che si cela dietro a pratiche più vicine al neocolonialismo che a veri processi condivisi, che non hanno rispetto nemmeno per i numerosi vincoli presenti all’interno del PGT, frutto di percorsi partecipativi che le comunità locali hanno scelto di istituire e confermare negli anni per tutelare i beni comuni.
Per questo annunciamo ulteriori iniziative volte a fermare ogni forma di speculazione che minacci il nostro ambiente, la nostra salute, la nostra sicurezza e il nostro patrimonio pubblico e privato.
Michel Marchi – Sindaco di Gerre de’ Caprioli
Luca Ferrarini – Sindaco di Bonemerse
Luigi Lipara – Presidente comitato BiometaNo Cremona