Cronaca

Ciclovia Ven-To, completata
l'asfaltatura dell'argine maestro

FOTOGALLERY FRANCESCO SESSA

E’ stata completata questa mattina, 13 marzo, l’asfaltatura dell’argine maestro tra il campeggio e le Colonie Padane. Un lavoro atteso da tempo e che ha comportato la chiusura dell’argine per tutto l’inverno, fino alla località Mento al Bosco ex Parmigiano.

Le piogge di fine febbraio e inizio marzo avevano rallentato i lavori dell’impresa Suardi, per conto dell’Aipo, l’Agenzia interregonale del fiume Po che sta portando avanti il progetto della ciclovia Ven-To, la dorsale cicloturistica interregionale che attraverso strade secondarie e gli argini del Po, congiungerà Venezia a Torino, attraverso Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, con un’appendice fino a Milano lungo i navigli leonardeschi, per una lunghezza complessiva di 705 km.

Un grosso progetto che, solo per restare sul Cremonese, ha già visto la sistemazione  del fondo stradale anche di altri tratti : via Vulpariolo (tra conca del canale navigabile fino a Crotta d’Adda), strada alzaia di fronte alla Baldesio; argine maestro dal Mento fino a Brancere.

Sulla ciclovia Ven-To è intervenuta proprio oggi l’assessore al Turismo regionale, Marketing Territoriale e Moda Barbara Mazzali: “Regione Lombardia si impegna concretamente ad attuare un altro tassello della straordinaria opera della Ciclovia Turistica Nazionale Ven-To ideata dal Politecnico di Milano e che collegherà Venezia a Torino”. Così l’assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda di Regione Lombardia Barbara Mazzali, commenta la delibera approvata dalla Giunta regionale.

Il progetto della Ciclovia turistica nazionale Ven-To ha l’obiettivo di realizzare una dorsale cicloturistica interregionale a lunga percorrenza, che, partendo dallo stato di fatto, dia continuità all’intera ciclovia lungo gli argini del Po, tra Venezia e Torino, attraverso le regioni Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, con un’appendice fino a Milano lungo i navigli leonardeschi, di lunghezza complessiva di circa 700 chilometri.

“Si tratta di un’opera strategica di riqualificazione territoriale – prosegue Mazzali – che porterà sul territorio 400 mila visitatori l’anno, creando 2 mila nuovi posti di lavoro con oltre 100 milioni di indotto secondo i dati previsionali elaborati dal Politecnico di Milano.”

Tuismo green. “Un progetto ambizioso, 705 km di percorso arricchito da ostelli, bed and breakfast e bike-hotel. Ma soprattutto una ciclovia che permetterà ai territori e alle nostre comunità di raccontarsi valorizzando il grande patrimonio culturale, enogastronomico e valoriale che posseggono. Un percorso che collegherà in particolare il confine tra Lombardia e Piemonte attraverso i territori del Pavese. Viaggiare sulle “due ruote” – aggiunge ancora Mazzali – è un’esperienza sempre più ricercata dai turisti, soprattutto se a contatto con la natura. In questo caso poi si tratta di un percorso suggestivo che segue le sponde del nostro Grande Fiume. L’infrastruttura sarà anche un mezzo per portare i visitatori nelle aree più interne della nostra Regione, per farla scoprire in ogni suo angolo”.

“Strategico sarà il tratto che collegherà Milano, porta di accesso del turismo internazionale per la Lombardia, alla dorsale del Po passando per Pavia” conclude l’assessore. gbiagi

 

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