Cronaca

Rubò in una villetta,
incastrato dai testimoni

Sorpreso dopo essersi introdotto in un’abitazione per rubare, aveva spintonato la proprietaria per darsi alla fuga: è finito così a processo un uomo, accusato di rapina impropria. La vicenda risale a un anno fa, il marzo 2023.

Come ha raccontato la vittima, una donna di Castelnuovo del Zappa, dal banco dei testimoni, quella mattina era uscita per accompagnare il suocero a un funerale. “Siamo però rientrati in anticipo, perché lui non si sentiva bene” ha raccontato. Appena arrivata a casa, aveva subito visto che c’era qualcosa di strano: “la serranda del box non era chiusa bene”.

Entrando, mentre il suocero saliva in casa, l’aveva quindi chiusa e si era recata in giardino. Da lì, aveva visto un uomo arrivare dal retro. “Mi è venuto incontro con un sorriso, camminando lentamente” ha raccontato. “Poi, quando mi ha raggiunto, mi ha spintonato, facendomi cadere, ed è corso verso il box, forse sperando di uscire da lì. Ma nel frattempo io avevo chiuso. Quindi è tornato indietro, mi ha spintonato di nuovo ed è scappato, scavalcando un cancelletto”. La casa, all’interno, era tutta sottosopra, sebbene mancasse solo una piccola spilla.

Il ladro, riconosciuto in aula dalla vittima, si era dato alla fuga, ma non aveva fatto i conti con il contesto: una strada chiusa, in un piccolo paese in cui tutti si conoscono. Così i vicini di casa avevano già individuato l’auto, a bordo della quale lo aspettava un complice, e che girava nella via già dalla prima mattina, probabilmente in cerca della casa in cui colpire, avevano segnato il numero di targa e anche visto il conducente. Gli stessi vicini, sentiti come testimoni, lo hanno riconosciuto a loro volta.

In aula anche uno dei carabinieri che aveva svolto le indagini e che, grazie al modello di auto e al numero di targa, aveva dato un nome e un volto al fuggitivo, che peraltro aveva precedenti specifici. La prossima udienza si terrà il 16 aprile. LaBos

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