Politica

Italia Viva: "Alleanza solo se
garantita componente riformista"

Giovanni Biondi e Matteo Renzi a Cremona la scorsa settimana (FOTO FRANCESCO SESSA)

Settimana decisiva, quella che inizia oggi, per capire  la posizione dei partiti moderati di centro nella prossima competizione elettorale. Le riserve non sono ancora del tutto sciolte né per Azione né per Italia Viva, due partiti che proprio nei prossimi giorni torneranno a vedersi per trovare eventualmente una posizione comune. Cosa non improbabile visto che a livello locale i rapporti non si sono mai interrotti.

“Con Giuseppe Foderaro il dialogo c’è sempre stato”, afferma Giovanni Biondi, coordinatore provinciale dei Renziani. “Mentre per le Europee ognuno andrà per la sua strada, a livello locale i punti in comune sono molti, anche per le storie personali”, frasi che lasciano intendere la possibilità di una lista in comune per gli enti locali nei quali si andrà a voto. Probabile anche una confluenza nell’alleanza di centrosinistra, almeno per Italia Viva, con dei paletti, però: “Se aderiremo a una coalizione vogliamo che l’area riformista sia fortemente rappresentata, che ci sia questo tipo di impostazione. Un’operazione a Cremona di un campo larghissimo  come quello dell’Abruzzo faremmo fatica ad accettarla”.

Quell’Abruzzo dove il centrosinistra ha scommesso -senza successo –  su un candidato appoggiato da Partito Democratico, Movimento 5 stelle, Alleanza Verdi-Sinistra, Azione, Riformisti e Civici, schieramento al momento impensabile per Cremona.

“Noi – continua Biondi – possiamo ragionare all’interno di una coalizione fortemente riformista e che vada a ricercare il consenso di quelle realtà moderate, liberal democratiche, legate anche alle associazioni di categoria, che rappresentano il mondo  a cui ci riferiamo”.

In settimana Italia Viva si riunirà a livello provinciale per discutere alleanze e candidature nei comuni (a Castelleone è scontato l’appoggio al sindaco Pietro Fiori se si ripresentasse); mentre arriverà non prima di  lunedi prossimo, 18 marzo, la decisione  per il comune di Cremona. gbiagi

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