Economia

Camera Commercio, fusione si farà:
consiglio di Stato boccia ricorso

La Camera di Commercio di Cremona

La fusione della Camere di Commercio di Pavia, Cremona e Mantova si farà. Con una sentenza, il Consiglio di Stato ha messo la parola fine all’ormai annosa controversia, respingendo il ricorso presentato dalle associazioni di categoria pavesi.

La fusione è frutto della riforma delle camere che venne avviata nel 2016 dal governo Renzi. Una decisione che aveva visto fin dalle prime battute la strenua opposizione delle istituzioni pavesi, secondo cui tale soluzione sarebbe stata troppo penalizzante per loro, sia per motivi territoriali che economici. La sede, sarà infatti Mantova.

Per tale motivo, contro la riforma era stato avviato un contenzioso legale dall’allora presidente dell’ente pavese, Franco Bosi, di concerto con le associazioni di categoria. C’era stato quindi un primo ricorso al Tar del Lazio, nel 2021, che era stato bocciato. Quindi, la decisione di rivolgersi al Consiglio di Stato. La sentenza, non è però stata differente: secondo i giudici, infatti, il percorso intrapreso per la fusione non ha violato il principio di leale cooperazione tra Stato e Regioni.

Sempre secondo il consiglio di Stato, la collocazione della sede centrale a Mantova non impedirà ad associazioni ed imprese di avere  un’interfaccia locale, grazie al mantenimento di una sede secondaria a Pavia.

La notizia ha smosso anche il mondo economico cremonese, che da tempo erano in attesa di capire come sarebbe andata a finire la questione. Anche per questo il commissario straordinario, Giandomenico Auricchio, ha convocato per martedì prossimo un incontro con le associazioni di categoria.

Intanto ora il prossimo passo spetterà alla Regione, che dovrà emanare gli atti per concludere la fusione tra i tre enti.

LaBos

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...