Cronaca

Minacce, persecuzioni e aggressioni
alla ex: a processo per stalking

Minacce, offese, ma anche vere e proprie condotte persecutorie, che talvolta sarebbero sfociate in aggressioni fisiche: queste le accuse di cui deve rispondere un 26enne, finito al banco degli imputati in un processo per stalking nei confronti della ex fidanzata, oggi 24 anni, 22 all’epoca dei fatti. La giovane si è costituita parte civile, assistita dall’avvocato Stefania Colombi.

La vicenda risale al 2022-2023. Una storia come tante: una relazione che finisce, e lui che non ne accetta la conclusione. Per lei, inizia così un vero incubo, che la porta in una spirale di depressione e terrore. Secondo l’accusa, l’uomo l’avrebbe infatti subissata di telefonate e messaggi su tutti i social network e anche sulla mail, con offese e minacce, ma anche con la reiterata richiesta di tornare insieme.

Dopo essere stato bloccato, avrebbe quindi iniziato a controllare i suoi spostamenti, seguendola, andando nel negozio in cui lei lavorava come commessa, spesso attendendola fuori, o in stazione, dove la giovane si recava la sera, dopo il lavoro, per tornare a casa. Al banco dei testimoni è salita una ex collega della ragazza, che ha raccontato di come spesso lui appariva sul luogo di lavoro, a volte portandole dei regali, da lei non graditi. Una volta, si era presentato addirittura con dell’intimo, comprato in un negozio vicino.

“Lei aveva paura, era sempre in ansia” ha ricordato la collega. “Viveva in uno stato di angoscia, tanto che ogni volta che potevo la accompagnavo in stazione, perché era terrorizzata all’idea di incontrarlo in giro”.

Poi, ci sarebbero state le aggressioni fisiche. Una di queste, testimoniata in aula anche da alcuni amici dell’imputato, che avevano assistito ad un diverbio tra i due, in biblioteca, nel gennaio 2023, che si era concluso con uno schiaffo in faccia alla 22enne da parte dell’uomo, tanto che gli occhiali le erano volati a terra. Un’altra aggressione, invece, si sarebbe consumata vicino a dei distributori automatici, dove lui l’arebbe presa per il collo e spintonata contro il muro, sussurrandole poi parole minacciose.

E le minacce, secondo l’accusa, piovevano anche quando la vedeva in giro con qualche altro ragazzo. Una serie di circostanze che hanno provocato nella vittima una situazione psicologica molto pesante. Nel corso della prossima udienza, fissata per il 31 maggio, verranno ascoltati i testimoni della difesa.

Laura Bosio

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