Cronaca

Minacce, ingiurie e video hot
alla ex: a processo per stalking

Avrebbe perseguitato l’ex fidanzata con continui messaggi dai contenuti minatori, su whatsapp e sui social network, ma anche video intimi e fotografie: a processo per stalking è finito un uomo di 45 anni, difeso dall’avvocato Paolo Carletti. Nel corso dell’udienza svoltasi nella mattinata di mercoledì, al banco dei testimoni è stato sentito il padre della ragazza, che ha raccontato di quel periodo, che si è protratto dal marzo 2020 al febbraio 2022, durante il quale la figlia aveva vissuto un vero e proprio incubo.

Secondo quanto raccontato dall’uomo, i messaggi ricevuti dalla giovane e anche da lui stesso, con una frequenza importante, contenevano ingiurie e minacce, e arrivavano anche in piena notte. Non solo: nella denuncia, come ha ricordato l’uomo, si parla anche di un video di rapporti sessuali tra l’imputato e la vittima, che sarebbe stato girato senza il consenso di quest’ultima. Ma anche di foto di lei e dei suoi figli, scattate a sua insaputa.

“Non abbiamo passato un periodo facile” ha detto l’uomo. “Ricevevamo minacce e messaggi a qualsiasi ora della notte. Molti ne sono arrivati anche a me. Anche offensivi. Ha minacciato anche di pubblicare in rete dei video scandalosi di lui con mia figlia, se non avessimo smesso di denunciarlo”

La situazione era stata, per la giovane, fonte di grande stress e ansia: a testimoniarlo sempre il padre, secondo cui la figlia viveva con costanti attacchi di panico, e ancora oggi con la paura di uscire di casa. Une persecuzione che avrebbe quindi lasciato strascichi importanti nel tempo.

La testimonianza del padre è stata supportata anche da quella del cugino della vittima, che ha ricordato come lei a suo tempo gli aveva illustrato la situazione, raccontandogli dei propri timori.

Durante l’udienza è stato però sentito anche un altro giovane, che per un periodo aveva frequentato la vittima, dopo la fine della sua precedente relazione, e ha raccontato di non essersi mai accorto di quanto stava accadendo, nè dei messaggi minatori da lei ricevuti.

La vittima si è costituita parte civile, assistita dall’avvocato Luca Curatti. Nella prossima udienza, verranno ascoltati i testimoni della difesa.

LaBos

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