Al Museo dl Violino un incontro
di studio su "La Seconda Lettera"
2 agosto 1708: Antonio Stradivari scrive una lettera accompagnatoria ad un violino per un ignoto cliente, giustificandosi per il ritardo nella consegna. La ragione, ancora attualissima, è il clima così caldo da ostacolare la stesura della vernice. Il documento, oggi proprietà della Fondazione Stauffer, è esposto al Museo del Violino. Dalla collezione di Peter Biddulph, tuttavia, giunge una seconda lettera, del tutto somigliante. Una riproduzione è, peraltro, pubblicata a Parigi, nel 1856, sul volume di Francois-Joseph Fétis dedicato al sommo liutaio.
Il Museo del Violino presenta, sabato 9 marzo, alle 10, in Sala Giuseppe Fiorini, il risultato delle analisi comparative tra i due documenti, entrambi esposti al pubblico. Interverranno il conservatore delle collezioni, Fausto Cacciatori, e i ricercatori Curzio Merlo, chimico e coordinatore didattico di Cr. Forma, Giacomo Fiocco e Marco d’Agostino, dell’Università degli Studi di Pavia.
Un approccio multidisciplinare, dalle analisi chimiche alle indagini storico liutarie e paleografiche, ha permesso di ricostruire la storia delle due lettere, tracciando un avvincente percorso tra strumenti, collezionisti e epoche dipanato tra Italia, Francia e Inghilterra. Ingresso libero