Cronaca

Terrorizzata con falsi profili e
video. L'ex arrestato per stalking

Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Cremona hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un cittadino straniero accusato di stalking e diffusione di materiale sessualmente esplicito.

Negli ultimi anni l’uomo aveva intrattenuto una relazione sentimentale con una giovane cremonese, fino a quando, l’anno scorso, lei aveva deciso di interrompere la loro frequentazione. Da quel momento l’ex compagno aveva iniziato a tempestarla con centinaia di messaggi e chiamate, presentandosi, in alcune occasioni, sotto casa sua con atteggiamento minaccioso, e una volta addirittura presentandosi nel luogo di villeggiatura dove la donna stava passando le vacanze con la famiglia.

Nonostante i continui tentativi di bloccare i contatti da ogni social e da ogni numero di telefono, il presunto stalker ha continuato a creare falsi profili e nuove utenze con cui insultava e denigrava sia l’ex che tutta la sua famiglia, arrivando a contattare anche la madre della donna, minacciandola che avrebbe assunto un investigatore privato per sapere dove si trovasse la figlia.

Negli ultimi mesi, inoltre, lo straniero aveva iniziato a divulgare sui social network anche video sessualmente espliciti e fotografie intime della cremonese, creando quotidianamente numerosi profili falsi ed inviando i video a parenti ed amici. Un vero e proprio incubo, per la vittima, terrorizzata e costretta a cambiare radicalmente le proprie abitudini di vita, temendo per l’incolumità propria e dei suoi cari, fino a cambiare il numero di telefono, non uscire di casa e cambiare anche luogo di domicilio.

Alla fine la donna ha deciso di sporgere querela e raccontare tutto agli investigatori della Mobile che hanno cominciato le indagini e le verifiche, restando sempre in contatto con la vittima per rassicurarla e tranquillizzarla.

Dopo una  complessa ed articolata indagine, il gip ha disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti dell’uomo, che non aveva una dimora stabile in Italia, ma alloggiava in svariate zone della Lombardia dormendo in alcune strutture ricettive. Dopo giorni di ricerche in cui aveva fatto credere tramite dei conoscenti di essersi trasferito negli Stati Uniti, il personale della Mobile di Cremona guidato dal dirigente Marco Masia, con la collaborazione dei colleghi di Bergamo, lo ha rintracciato in un hotel nel centro cittadino bergamasco.

Nei suoi confronti il questore di Cremona ha emesso anche la misura di prevenzione dell’Avviso Orale che gli è stata notificata contestualmente all’ordinanza di custodia cautelare.

L’attenzione della polizia sui reati in materia di violenza di genere è massima, sia in ambito amministrativo, con l’emissione delle misure di prevenzione dell’Ammonimento del questore, che in ambito investigativo. Solo nei primi due mesi del 2024, la Mobile, nei confronti di indagati per i reati da “Codice Rosso”, ha emesso 14 misure cautelari, rispetto alle 3 eseguite nello stesso periodo dell’anno precedente.

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