Cronaca

Dipartimento One Health, il
bilancio di un anno di lavoro

Sono stati 30 nel 2023 i casi di persone contagiate dal West Nile virus nel nostro territorio, e sei le vittime: questo il bilancio di Ats Val Padana, che ha fatto il punto sull’attività del dipartimento One Health, il coordinamento di tutti i servizi di prevenzione e tutela della salute. Sempre secondo i dati resi noti da Ats, nel corso dell’anno sono stati controllati 327 animali, di cui 280 uccelli e 46 zanzare. Di questi solo otto quelli trovati positivi al West Nile, mentre due zanzare sono risultate positive al virus Usutu, che per fortuna non ha trovato invece riscontri negli esseri umani.

Nell’ambito della lotta alle zoonosi emergenti e riemergenti (influenza aviaria, West Nile, TBC, ecc.), i servizi di prevenzione di Ats, tramite specifiche procedure, condividono le informazioni relative alle malattie infettive degli animali che possono comportare un rischio per l’uomo; un esempio è dato dal sistema di cooperazione nei casi di influenza aviaria dove, a fronte di focolai negli allevamenti, è prevista l’attivazione di monitoraggi sulle persone, allevatori, veterinari, operatori e comunque su chi ha avuto un contatto con gli animali.
La stretta relazione tra uomo, ambiente e animali in ambito sanitario si riscontra anche su altre diverse tematiche: l’antimicrobico resistenza, cioè il fenomeno per il quale alcuni germi diventano resistenti ad uno o più antibiotici, è una di queste. Nell’ambito dei controlli veterinari, nel corso del 2023, sono stati effettuati 206 campionamenti per la ricerca, negli animali produttori di alimenti, di batteri resistenti ai carbapenemi (antibiotico ad ampio spettro) per valutarne la diffusione e l’eventuale rischio per l’uomo.
Oltre a questo va evidenziato che i servizi veterinari, nel 2023 hanno effettuato 129 campioni di alimenti di origine animale (latte e carni), in alcuni casi anche di origine estera, per la ricerca di contaminanti ambientali e tossine naturali con il primo obiettivo di preservare la salubrità degli alimenti e, inoltre, per poter condividere informazioni sull’ambiente in cui gli animali sono stati allevati e foraggiati.
Sempre durante lo scorso anno, al fine di monitorare la qualità dell’ambiente in cui uomo e animali convivono, sono stati campionati latte e carni per ricercare segni di radioattività. Tutti i campioni sono risultati negativi.
Nel 2023 sono stati effettuati 78 interventi congiunti con le altre Autorità competenti; di questi 21 con i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità (Nas) per verifiche nel campo del benessere, dell’uso del farmaco veterinario, dell’igiene, della macellazione degli animali, dei prodotti etnici e della ristorazione, 15 con le Capitanerie di Porto di Genova e Venezia, 33 con la Polizia Stradale (17 controlli sul benessere durante il trasporto e 16 controlli sul trasporto alimenti), 1 con le Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari Carabinieri (U.F.A.A.C.) 8 con l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf) per controlli sui prodotti Dop e sull’etichettatura.
Dei 78 controlli congiunti, 30 sono stati svolti congiuntamente al personale del Servizio di Igiene degli Alimenti e Nutrizione (Sian). La collaborazione dei Servizi Veterinari con il Sian, in ottica “One Health” si è sviluppato anche nella gestione delle malattie trasmesse da alimenti che colpiscono l’uomo; nel corso del 2023 sono stati seguiti e indagati congiuntamente alcuni casi di tossinfezioni alimentari provocate da Listeria, Brucella, coli enterotossigeni.

L’obiettivo che anche Ats Val Padana si è posta è proprio quello di abbattere i confini tra i vari settori della scienza e lavorare insieme. Partendo da questo principio, nel 2022, in Ats Val Padana è stato istituito il Dipartimento Funzionale One Health dove collaborano tutti i servizi della prevenzione: Igiene e Sanità Pubblica Salute Ambiente, Prevenzione delle Malattie Infettive, Sicurezza negli Ambienti di Lavoro, Igiene degli Alimenti e Nutrizione e i Servizi Veterinari.
L’integrazione tra chi opera nel mondo medico e in quello veterinario costituisce, dunque, la base sulla quale vengono costruite azioni di prevenzione verso malattie infettive emergenti, malattie trasmesse da alimenti e rischi legati alla antimicrobico-resistenza, basti pensare, a titolo esemplificativo, all’importanza che la sorveglianza delle arbovirosi in ambito veterinario ha nell’anticipare i casi umani di circa due settimane.

I Servizi Veterinari, infatti, effettuano nel periodo estivo catture di insetti (zanzare), esami su corvidi e su cavalli e con questi controlli, ogni anno, viene individuato l’inizio stagionale della circolazione di alcuni Arbovirus (West Nile e Usutu). Queste informazioni vengono condivise con le strutture regionali di prevenzione che conseguentemente mettono in campo misure di riduzione dei rischi per l’uomo.

 

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